Helmut Marko analizza la gara corsa al GP d’Azerbaijan e fa sapere perché persino il messicano è andato meglio del campione del mondo in carica.
Anche il GP d’Azerbaijan si è chiuso senza vittoria per la Red Bull, che ormai manca il successo da tre mesi. L’ultimo sorriso per le “Lattine” era arrivato al termine del Gran Premio di Spagna. Da allora Max Verstappen non è più riuscito a vincere. E c’è anche un dato preoccupante arrivato dopo la corsa di Baku.
Verstappen, partito al sesto posto, si è classificato quinto all’arrivo. Ma Lando Norris, suo diretto rivale per il titolo mondiale, gli è finito davanti dopo essere scattato dalla diciassettesima posizione. Questo la dice lunga su quello che è il livello attuale di affidabilità sia della Red Bull (bassissimo) che della McLaren (elevatissimo).
McLaren che ha anche superato i rivali in classifica Costruttori, con un allungo di 20 punti. Per il team principal Andrea Stella, questo è il principale obiettivo, fermo restando che il team farà di tutto per supportare Norris. Ma con la sua seconda vittoria stagionale, ora anche Piastri avanza delle pretese per la lotta al titolo Piloti.
I due volanti della McLaren sono distanti appena una trentina di punti, con Verstappen che sopravanza invece Norris di 59 unità. Pur non andando a mille come in passato, l’olandese sta riuscendo a contenere i problemi. In Azerbaijan però il suo compagno di scuderia, Sergio Perez, è andato molto più forte di lui. Ed addirittura ha rischiato di finire al terzo posto.
Red Bull, come ha fatto Perez a superare Verstappen
Quella del GP d’Azerbaijan è stata quasi la gara della redenzione per Perez. Dopo tantissimo tempo, el Checo è quasi riuscito a finire sul podio. Sarebbe stato corroborante, visto che lui viene da mesi e mesi di critiche per il suo andamento pessimo. La classifica Costruttori vede il pilota di Guadalajara lontanissimo dal vertice.
Attualmente Perez è ottavo e doppiato da Verstappen. Ma a Baku, non fosse stato per l’incidente nel finale con il ferrarista Sainz, avrebbe potuto piazzarsi terzo. La sua monoposto comunque andava molto meglio rispetto alla RB20 di Verstappen. Cosa confermata anche da Helmut Marko. Il grand Advisor di casa Red Bull descrive come sono andate le cose.
Le due vetture hanno ricevuto set-up diversi, e quello di Perez era migliore. “Meno esasperato e più votato all’equilibrio. Abbiamo capito che se esageriamo con il set-up della nostra monoposto le prestazioni calano”, ha affermato Mark nel dopo-gara.
Verstappen poi (dato in crisi con la Red Bull, che tra l’altro continua a perdere uomini importanti) ha finito con il consumare di più le gomme rispetto al suo compagno di squadra. In aggiunta a tutto ciò, Max ha pure avuto dei problemi ai freni. Ma nonostante tutto, è riuscito a finire al quinto posto, migliorando – anche sono se di una posizione – la sua partenza da sesto.
E Verstappen è anche riuscito a contenere la perdita di punti nei confronti di Lando Norris, che lo segue in classifica Piloti. Nei confronti del pilota della McLaren – partito diciassettesimo ed arrivato quarto – il campione del mondo ha ceduto appena due punti. Ma continuare così rischia di fargli perdere il primato, quando mancano ancora sette gran premi e tanti punti ancora a disposizione.