Attese e timori per le sentenze UEFA, ricorsi tattici al TAS, polemiche, strategie legali sulle questioni aperte tra il Governo del calcio europeo ed i club che hanno violato i parametri del Fair Play Finanziario: Manchester City, Milan e Chelsea, tutti sospesi tra blocchi di sessioni di mercato e l’esclusione dalle Coppe Europee. Una materia legale complessa che proviamo a spiegare con l’aiuto dell’Avvocato Mattia Grassani: Professore e legale esperto di Diritto Sportivo, intervistato in ESCLUSIVA dalla redazione di Sportnews.eu
Avvocato partiamo dalla mossa del Man City, a rischio esclusione dalla Champions League, che nel frattempo ha fatto ricorso al TAS di Losanna senza che la sentenza UEFA sia ancora arrivata. Che significa?
“L’ impugnazione all’apparenza mi sembra interpretabile quale tentativo ostruzionistico per congelare la decisione di merito della UEFA sulle presunte violazioni procedurali commesse dalla Investigatory Chamber, ovvero il merito delle ragioni per le quali, al termine dell’attività di indagine, l’Investigatory Chamber ha deciso di riferire il caso all’Adjudicatory Chamber UEFA. Ad ogni modo il ricorso depositato non precluderà all’Adjudicatory Chamber UEFA di pronunciarsi nei prossimi giorni e di applicare nei confronti del City le sanzioni ritenute opportune. Soltanto una volta notificate, la decisione dell’Adjudicatory Chamber UEFA potrà essere impugnata davanti al TAS dai Citizens e, qualora comporti l’esclusione del City dalla prossima Champions, è verosimile che il procedimento arbitrale si definisca entro l’inizio della fase a gironi. Il TAS solitamente è molto celere nei suoi giudizi”.
Passiamo al Milan. Anche per i rossoneri non ci sono udienze entro il 14 agosto. L’Europa League è salva? La situazione legata al Fair Play Finanziario può essere risolta con la vendita di qualche giocatore importante?
“Non è semplice fare previsioni sull’esito di una vicenda pressoché priva di precedenti che dipende molto dal contenuto confidenziale delle carte esaminate a Nyon. Premetto che però sono fiducioso circa il buon esito del percorso virtuoso intrapreso dal Milan. Dipenderà da quanto le garanzie finanziarie proposte della società rossonera incontreranno il parere favorevole dell’Investigatory Chamber UEFA. La partita si gioca lì. Non escludo nemmeno che le parti definiscano un settlement agreement che possa scongiurare scenari peggiori. La cessione di calciatori quotati può certamente agevolare la posizione ma non risolverebbe alla radice il problema. L’Europa mi sembra chiaro sia salva”.
Tra i procedimenti in ballo c’è anche quello del Chelsea, sanzionato dalla FIFA con il blocco di due sessioni di mercato. Il Tribunale di Losanna non si esprimerà prima del 14 agosto, il mercato in Premier chiude il giorno 8.
I Blues non fanno mercato?
“Per quanto riguarda il Chelsea, il TAS, lo scorso 7 giugno, ha ufficializzato il deposito dell’appello da parte del club inglese. Ora bisogna attendere tutto l’iter del Tribunale di Losanna. Si tratta di un arbitrato e quindi ci sono di mezzo memorie, la nomina degli arbitri. Non si risolve a breve. Per quanto attiene ai tempi di definizione del giudizio ed agli effetti della sanzione FIFA, secondo quanto trapelato sembrerebbe che il Chelsea non abbia presentato una richiesta cautelare di sospensione della decisione impugnata onde poter operare nella finestra di mercato. Se ciò dovesse essere confermato, non escludo che il Chelsea punti ad ottenere dal TAS il dimezzamento della sanzione entro la fine del 2019, potendo, così, tornare sul mercato a gennaio 2020”.