C’è un aspetto all’interno del contratto che lega Max Verstappen alla Red Bull che comincia a preoccupare i vertici del team anglo-austriaco. Di che cosa si tratta.
La Red Bull non deve gestire solamente la situazione che riguarda Yuki Tsunoda ed il silurato Liam Lawson. Anche Max Verstappen comincia a preoccupare i vertici della scuderia che ha sede a Milton Keynes, in Inghilterra. Il quattro volte campione del mondo è sul sedile della monoposto delle “Lattine” sin dal lontano 2016. A 27 anni e con diversi titoli Piloti e Costruttori conquistati, l’olandese con cittadinanza anche belga si trova nel pieno della sua maturità sia di sportivo che di uomo.

Quest’anno Verstappen raggiungerà anche un traguardo bellissimo: diventerà papà, con la sua compagna Kelly Piquet, di nove anni più grande di lui, che gli darà un bambino nel corso del 2025. Le cose con la Red Bull non sono certo al loro apice, dopo già le tante critiche rivolte dal pilota a sua volta figlio d’arte (suo padre Jos ha corso per varie scuderie tra il 1994 ed il 2003, inclusa la caratteristica Arrows color arancione e per la Minardi) alla sua scuderia. Colpa di una RB20 che, dall’ennesimo dominio stagionale, era finita con il piazzarsi al terzo posto in classifica Costruttori. Ed ora la RB21 non sembra esente da difetti.
Verstappen e Red Bull, un rapporto logoro?
La Red Bull che è scesa in pista in questo primissimo scorcio di campionato di Formula 1 2025 ha mostrato di essere tutt’altro che perfetta. Solo la classe di Verstappen ha consentito alla macchina di piazzarsi al secondo posto in Australia, al terzo nella Sprint Race in Cina e poi al quarto al termine del gran premio. I 36 punti conseguiti fino ad ora dalla Red Bull sono arrivati tutti quanti grazie a Max. Per questo gli stati generali del team hanno deciso di declassare il disastroso Lawson, sempre in difficoltà sia nelle prove libere e nelle qualifiche che in gara, dove non è mai stato in grado di partire né tra i primi dieci né di piazzarsi in zona punti.
Ora tocca a Yuki Tsunoda cercare di invertire il trend e di far vedere si essere più pronto di Lawson. Il quale ha preso il posto del giapponese sulla Racing Bulls (dove aveva già corso l’anno scorso) per riportarlo in una dimensione a lui più consona. A proposito del 23enne neozelandese, Helmut Marko ha affermato di averlo riportato a Faenza “per preservarlo, con l’unico in grado di guidare questa Red Bull che è Verstappen”. Da questo punto di vista, Max può stare tranquillo. Nel senso che a lui non è piaciuto l’avvicendamento tra Lawson e Tsunoda.

Verstappen ha sempre voluto un compagno di scuderia malleabile e che facesse il suo gioco. Cosa che Tsunoda non è; il ventiquattrenne giapponese è ambizioso e non intende fare da appoggio a nessuno. Ma la Red Bull ritiene Max la prima guida in assoluto, e del resto non potrebbe essere altrimenti con quel curriculum. Il pilota olandese ha anche voce in capitolo riguardo agli aggiornamenti della RB21.
In cosa consiste la clausola
C’è però la sensazione che tutte queste difficoltà possano stare logorando la pazienza ed anche le motivazioni di Verstappen. E che lui punti a trovare una nuova avventura ed un nuovo progetto altrove. Si è parlato negli ultimi mesi di un possibile abboccamento da parte di Toto Wolff per portarlo in Mercedes, e della McLaren negli ultimi giorni. Entrambe le scuderie però sono ben messe in quanto a piloti. Mentre c’è una ricchissima Aston Martin sempre più ambiziosa che si è da poco legata ad Adrian Newey, proprio l’uomo al quale Verstappen deve dire grazie per avere progettato le monoposto con le quali ha trionfato in Formula 1.
Uno come Verstappen servirebbe molto alla Ferrari. Con Hamilton che ha una certa anagrafica, magari non è impensabile immaginare un futuro più o meno vicino con l’olandese alla Rossa. Per ora è fanta-Formula 1, ma c’è da dire che la Red Bull comincia a mostrarsi preoccupata dalla clausola presente nel contratto di Verstappen. Quest’ultimo è legato al team guidato al muretto da Chris Horner fino a tutto il 2028. E quindi? E quindi c’è una clausola da considerare, che consentirebbe a Verstappen di lasciare la Red Bull in base a possibili risultati negativi.

Questa clausola scadrà nel prossimo mese di agosto, ed il solito Helmut Marko, al canale YouTube Formel1.de, ha confermato la cosa. Per lui non è un problema l’esistenza di questa clausola, e la volontà della squadra è quella di volere andare avanti con Max fino alla data di scadenza. Ma entro allora potremmo assistere ad una Red Bull non più al passo con l’andamento degli ultimi cinque anni. E Verstappen è uno focoso ed impulsivo, che potrebbe realisticamente avvalersi di questo cavillo per dare una svolta alla sua carriera.