In semifinale Djokovic travolge il bulgaro Dimitrov, accedendo alla finale di domani: un super Nole punta alla vittoria del centesimo torneo.
Era uno dei favoriti per la vittoria dei Miami Open, ma forse nessuno si sarebbe aspettato un percorso del genere, un po’ per via degli acciacchi fisici, un po’ per via dell’età. Novak Djokovic era dato tra i favoriti, ma prima di lui, Carlos Alcaraz e Jack Draper, quest’ultimo reduce dal trionfo agli Indian Wells, erano i nomi più quotati. Senza contare il tedesco Alexander Zverev, numero 2 nel mondo, favorito assoluto.
Invece, tutti eliminati tranne lui, la leggenda del tennis, il quale ha schiacciato ieri il bulgaro Grigor Dimitrov. Il serbo, attualmente numero 5 nel mondo, e con 650 punti in più con la vittoria di ieri, ha battuto per 6-2 6-3, in totale agilità, il numero 18 della classifica ATP. Domani si scontrerà in finale contro il ceco Jakub Mensik, vera sorpresa del torneo americano, il quale attualmente staziona in posizione numero 30 del ranking mondiale.
Super Djokovic nella semifinale dei Miami Open, piega il bulgaro Dimitrov in due set
Novak Djokovic ha due motivi per festeggiare la vittoria di ieri sera: il primo motivo, ovviamente, è il passaggio del turno e l’approdo in finale di questo importante Masters 1000. Il secondo è la caccia a un record personale che ha dell’incredibile.
Se vincerà Miami, Nole sarà il terzo giocatore nella storia a raggiungere ben cento tornei vinti in carriera. Dopo la tredicesima vittoria contro Dimitrov (per il bulgaro non c’è proprio speranza di battere il sebo), Novak va alla ricerca del suo record personale. Prima di lui, a raggiungere la tripla cifra di tornei vinti solo Jimmy Connors, che ne ha vinti 109, e Roger Federer, fermatosi a 103.
Per Nole, quella di domani sarà la sua sessantesima finale in un Masters 1000, per un totale di 142 Masters giocati in carriera. Tra l’altro, è il ventesimo anno di gioco nella massima categoria per Djokovic, dunque ha raggiunto Federer per longevità.
Novak Djokovic in finale ai Miami Open, alla ricerca della sua centesima vittoria
Il match di ieri era quasi scontato, con un Dimitrov affaticato e che ha commesso diversi errori. Il bulgaro è riuscito a battere Djokovic soltanto una volta, nel lontano 2013, a Madrid. Nole è in ottima forma fisica, soprattutto è tornato ai massimi livelli da quando viene allenato da Andy Murray.
A 37 anni suonati (si fa per dire!), anzi, prossimo ai 38 anni, a maggio, Nole è il più anziano tennista ad arrivare in una finale di Masters 1000. Domani sera sfiderà il ceco Jakub Mensik, talento di 18 anni più giovane e grande rivelazione di questi ATP di Miami. Un match generazionale, per una finale del tutto inaspettata. E pensare che il giovincello ha fatto fuori il numero 4 Taylor Fritz, non uno qualunque. Insomma, domani ci sarà da divertirsi.