Red Bull in piena crisi, il clima teso nei box solleva forti dubbi sul futuro di Verstappen

Problemi tecnici e difficoltà nel trovare un secondo pilota competitivo stanno trascinando la Red Bull in una crisi improvvisa.

È sorto quasi improvvisamente, anche se le origini di questo malessere possono essere rintracciate a partire dalla metà della scorsa stagione, eppure la Red Bull sta affrontando un periodo di crisi dal quale non sembra riprendersi. Problemi tecnici sulle vetture, ormai non più dominanti e forse neanche competitive rispetto alle McLaren e alle Mercedes, e la difficoltà nel trovare un secondo pilota affidabile, stanno minando il cammino della scuderia di Milton Keynes.

Max Verstappen pilota Red Bull
Max Verstappen pilota Red Bull (Sportnews.eu)

Il declassamento del pilota australiano Liam Lawson, retrocesso in Racing Bulls dopo appena due gare, e l’ingaggio del giapponesi Yuki Tsunoda, hanno scatenato un clima teso e cupo nei box Red Bull. Un clima di incertezze e di forti dubbi che sta assalendo tutti, dai meccani al team principal Christian Horner, fino al dirigente Helmut Marko, il quale ha speso durissime parole nei confronti di Lawson. E poi c’è la questione Max Verstappen, pilota lasciato solo a trascinare l’intera squadra.

Clima teso in casa Red Bull, sono tutti insoddisfatti e Verstappen chiede ulteriori modifiche

Il clima in casa Red Bull non è dei migliori. Anche se siamo ancora a inizio stagione, la scuderia austriaco-britannica è alle prese con moltissimi dubbi. Lo stesso Max Verstappen, che da solo sta portando sulle spalle il destino della squadra, chiede ulteriori modifiche sulla RB21, per superare alcune problematiche emerse ormai da tempo e mai superate. Tuttavia, questa atmosfera poco serena sta generando in lui tanti dubbi.

Verstappen, stufo di questa situazione, ha già espresso il suo disappunto. Dal prossimo anno potrebbe addirittura stupire tutti e lasciare la Red Bull, trasferendosi in un altro team. Per la Red Bull sarebbe una perdita incolmabile. Il talento olandese, che negli ultimi anni ha dominato in Formula 1, ora si sente impotente e teme per la sua carriera. Che ne sarà del suo futuro? Il dominio Red Bull è ormai al tramonto, lo scorso anno abbiamo visto la prima crepa, quest’anno potrebbe arrivare la caduta definitiva.

Verstappen nei box prima della gara
Verstappen nei box prima della gara (Sportnews.eu)

La squadra si sta sgretolando? Prima l’addio di Adrian Newey, in contrasto con Horner, il box diviso in due fazioni, Sergio Perez cacciato in malo modo dopo un anno drammatico, il licenziamento di Lawson dopo due pessime prestazioni, il titolo costruttori scippato dalla McLaren, la rimonta della Ferrari, seconda scuderia nel 2024. Insomma, l’impero Red Bull è al collasso, e le vetture non hanno affrontato bene gli aggiornamenti.

Difficoltà Red Bull, Max Verstappen potrebbe presto dire addio alla squadra

Le RB21 presentano diversi problemi da ormai un anno; se Verstappen, bene o male, riesce a gestire la sua vettura, il secondo pilota resta troppo indietro. Se il mondiale continua così, Red Bull non arriverà neanche tra le prime cinque squadre nella classifica costruttori. Nel Gran Premio di Suzuka, in Giappone, Tsunoda approderà nella prima squadra, lasciando il suo posto in Racing Bulls a Liam Lawson.

Il pilota olandese Max Verstappen
Il pilota olandese Max Verstappen (Sportnews.eu)

Tsunoda è chiamato a una difficile missione, quella di fare squadra, di dare modo al compagno di vincere, di supportare il morale della scuderia. In lui, Red Bull ripone grande fiducia, ma correre in queste condizioni non è facile per nessuno. Nel frattempo, Verstappen è corteggiato da altri team, Aston Martin e Mercedes, in prima fila.

Mercedes potrebbe essere la scuderia favorita per l’ingaggio del campione del mondo, per due motivi: è una squadra finalmente competitiva, inoltre ha già messo a punto un nuovo motore, adattato al nuovo regolamento che entrerà in vigore dal 2026. Tra l’altro, Max non avrebbe gradito la sostituzione di Lawson, e così suo padre Jos, il quale ha parlato di una specie di bullismo, perché Liam non merita un trattamento del genere.

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