Djokovic lo incorona: Sinner e Alcaraz avvisati

Il serbo sembra aver ritrovato una buona condizione fisica e ha conquistato l’accesso ai quarti di finale a Miami dove affronterà Korda

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Instagram)

Purtroppo è stato un no-contest. Se prima del match si poteva pensare che ci potesse essere qualche possibilità per Lorenzo Musetti di poter impensierire Novak Djokovic, la risposta è arrivata dal campo. Un successo netto quello del 24 volte campione slam che ha dimostrato di essere in una condizione nettamente migliore rispetto a Indian Wells e si candida di diritto ad essere uno dei favoriti della vittoria del torneo. Il testa a testa tra Nole e il carrarino va quindi aggiornato: otto le vittorie del campione, contro una sola, a Montecarlo nel 2023, per l’azzurro.

Djokovic domina Musetti e torna favorito

Novak Djokovic
Il serbo ha dominato contro Musetti: ai quarti troverà Korda (Instagram)

E pensare che il match era iniziato come meglio non sarebbe potuto per l’italiano. Il classe 2002, infatti, ha ottenuto il break in apertura e mantenuto il servizio nel game successivo, portandosi subito avanti per 2-0. Sembrava potesse essere il preludio di un match apertissimo e invece, come un diesel, Djokovic è entrato prepotentemente in partita. Da lì in poi, dei 14 giochi disputati, 12 sono stati vinti dal serbo e solamente due dall’azzurro. Un doppio 6-2 pesante nel risultato e che comunque rispecchia il divario che si è visto in campo. E ora, Alcaraz uscito di scena, Nole è sicuramente il favorito della sua parte di tabellone per raggiungere la finale. Il prossimo ostacolo sarà l’americano Korda che ha regolato per 2-0 Monfils, ma che è sicuramente alla portata del Djokovic visto finora in Florida.

Il ricambio generazionale e il pensiero di Djokovic

Joao Fonseca
Joao Fonseca (Instagram)

Nonostante a maggio compirà 38 anni, Djokovic dimostra quindi ancora una volta che, se in condizione, può competere con i migliori al mondo. Merito della sua costanza e della sua forza mentale, ma sicuramente anche per un ricambio generazionale che stenta a spiccare il volo, con diversi giocatori che sembrano avere le potenzialità per compiere il salto ma che peccano di continuità. Nole, vista la sua longevità ad altissimi livelli, ha dovuto fare i conti con diverse generazioni e sicuramente tra quelli affrontati negli ultimi anni Sinner e Alcaraz sono quelli che l’hanno messo più in difficoltà. Ma il tempo passo e nuovi giocatori cercano di affermarsi: “Non so nemmeno come chiamarla, questa new new new generation, ma di certo busserà alla porta di Sinner e Alcaraz nei prossimi anni, ha commentato il serbo. Ma a chi si riferisce nello specifico?

Arriva l’incoronazione: “Fonseca è potente e completo”

Tra tutti i più giovani quello che negli ultimi mesi ha rubato maggiormente l’occhio è stato Joao Fonseca. Il brasiliano classe 2006 ha vinto il primo titolo in carriera a Buenos Aires a febbraio ed è già diventato il beniamino di un popolo intero. Da diverso tempo si parla di chi potrebbe svolgere il ruolo di “terzo incomodo” tra Sinner ed Alcaraz e Djokovic, che ai suoi tempi è stato quello che ha allargato il duello tra Federer e Nadal ad un fantastico “triello”, è abbastanza certo: “Se ne sta parlando molto da diversi mesi e lui senz’altro merita questa attenzione. È un giocatore potente e completo, ha tutti i colpi e può crescere tanto, ma ciò che colpisce è la sua capacità di trarre il meglio di quello che ha nei momenti delicati di una partita”. Secondo il 24 volte campione slam, però, ci sono altre nuove leve che meritano attenzione: “Bisogna tenere d’occhio diversi giovani, a partire da Mensik e Tien“, ha aggiunto.

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