Atp Miami, Musetti: perché l’impresa questa volta è possibile

L’azzurro si troverà nuovamente di fronte Novak Djokovic per l’accesso ai quarti di finale, ma rispetto al passato le possibilità sono maggiori

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti (Instagram)

Il rispetto e la consapevolezza. Questi devono essere i due punti cardine dai quali Lorenzo Musetti dovrà partire questa sera (ora italiana) quando dall’altra parte della rete si troverà di fronte Novak Djokovic. Il classe 2002 si giocherà l’accesso ai quarti di finale del Master 1000 di Miami contro il 24 volte campione slam, che ha già incontrato svariate volte in carriera (otto) riuscendo a superarlo solamente in un’occasione. Ma questa volta le possibilità, sembrano essere maggiori: Florida ci sono state finora tantissime sorprese, ma per sostenere questa tesi non ci si può aggrappare solamente alla cabala.

I precedenti di Musetti con Djokovic

Novak Djokovic e Lorenzo Musetti
Novak Djokovic e Lorenzo Musetti prima della semifinale delle Olimpiadi di Parigi (Instagram)

Come detto il carrarino incontrerà per la nona volta il serbo. Il testa a testa è attualmente schiacciante con sette vittorie dell’ex numero 1 al mondo e una dell’azzurro. Oltre all‘unico successo di Montecarlo in rimonta nel 2023, però, Lorenzo ha sfiorato in almeno due occasioni il colpaccio, entrambe al Roland Garros: nel 2021 si era trovato in vantaggio di due set prima di crollare fisicamente e cadere sotto i colpi del campione, mentre nella scorsa edizione ha ceduto sempre al quinto set dopo essere stato in vantaggio per 2-1. Gli ultimi due precedenti sono stati decisamente meno equilibrati con le vittorie di Nole per 3-0 nella semifinale di Wimbledon e per 2-0 in quella delle Olimpiadi a Parigi.

Gli alti e bassi di Musetti

Lorenzo Musetti
Il carrarino ha battuto in rimonta il canadese Auger-Aliassime (Instagram)

Come già accaduto in passato, questo periodo di Musetti è costellato da alti e bassi che comunque gli garantiscono da tempo una salda posizione nella top 20 del ranking. Il 2025 è al momento di colore grigio dopo l’eliminazione al terzo turno degli Australian Open contro Ben Shelton, i problemi fisici accusati a Buenos Aires e l’uscita di scena ai sedicesimi ad Indian Wells contro Fils. A Miami, però, su una superficie forse meno adatta alle sue caratteristiche, il carrarino ha inanellato due vittorie consecutive, la prima contro Halys e soprattutto la seconda, da sfavorito, contro Auger-Aliassime, superato in rimonta. Proprio la gioia ottenuta contro il canadese può dare la spinta giusta per il futuro: ribaltare quel tipo di partita non era semplice e Musetti è riuscito a mantenere la calma e a portare il match su un terreno a lui più favorevole, vincendolo tatticamente.

Nole e un 2025 da incubo

Ma soprattutto quando si incontra un mostro sacro come Djokovic, si sa, molto dipende da lui. E per questo le possibilità sono superiori rispetto al passato. Il 2025 del serbo è sicuramente negativo: dopo il ritiro in semifinale agli Australian Open contro Zverev, il campione di tutto ha trovato diverse difficoltà a ritrovare il suo tennis e ha inanellato due sconfitte consecutive ai primi turni a Doha contro Berrettini e soprattutto ad Indian Wells contro Van De Zandschulp. A Miami la sua condizione sembra essere migliore ma l’australiano Hijikata e l’argentino Carabelli non possono essere considerati come dei test probanti. Per questo, con il rispetto che si deve avere nei confronti di un campionissimo che ha dimostrato di avere risorse infinite, Musetti dovrà scendere in campo con la consapevolezza di poter fare il colpaccio. Le possibilità ci sono, bisognerà saperle sfruttare.

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