Il serbo arriva da un periodo molto negativo: qualcuno ha sentenziato che la sua carriera sia al tramonto, ma lui non è assolutamente d’accordo

Mai punzecchiare un supercampione sull’orgoglio. Men che meno se costui siamo Novak Djokovic. Il 24 volte campione slam ha dimostrato per tutta la sua carriera di ribaltare pronostici e sentenze sia durante le partite date per perse sia quando sembrava trovarsi all’interno di un tunnel senza luce. E anche se ora, va detto, la situazione appare un po’ diversa, il serbo ha voluto mettere le cose in chiaro. Dopo il successo alle Olimpiadi, unico trofeo che mancava nel suo smisurato palmares, il suo rendimento è calato notevolmente, tanto che in molti hanno ipotizzato che la sua carriera sia ormai al tramonto.
Il periodo negativo di Nole

Dopo il trionfo di Parigi, infatti, Djokovic si è preso un periodo di riposo per tornare in campo agli Us Open dove si è arreso al terzo turno contro Popyrin. La finale nel Master 1000 di Shanghai, persa contro Sinner, è stato l’apice raggiunto dal serbo negli ultimi mesi. Successivamente ha deciso di saltare le Finals per recuperare a pieno dopo una stagione molto faticosa. Il colpo di coda della vittoria contro Alcaraz agli Australian Open è stato un fulmine a ciel sereno di questo 2025: la sua semifinale a Melbourne contro Zverev è durato solamente un set, conclusosi con il ritiro del serbo a causa di un problema muscolare. Al suo rientro in campo ha subito poi due pesanti sconfitte ai primi turni di Doha contro Berrettini e soprattutto a Indian Wells contro Van de Zandschulp.
Il serbo torna a Miami dopo sei anni

Oggi è il giorno dell’esordio nel Master 1000 di Miami dove se la vedrà contro l’australiano Hijikata: “Non gioco a Miami da sei anni – ha affermato – mi è mancato il torneo. Ho sempre amato il Sunshine Double. Ho avuto tanto successo, credo di aver completato due o tre volte di fila il Sunshine Double. Non vedo l’ora di scendere in campo davanti a un pubblico così caldo. Sicuramente dopo il flop ad Indian Wells avrà voglia di rivalsa, ma la versione del serbo vista in California è ben distante da quella che tutti conoscono.
Il ruggito di Djokovic: “Posso ancora vincere”
Proprio su questo tema Nole ha voluto essere chiaro: “”Diciamo che sono alla ricerca del livello di tennis desiderato. Non ho giocato al meglio, non ci sono andato nemmeno vicino, a Indian Wells e Doha. Dopo essermi ritirato in semifinale in Australia, non sono riuscito a trovare quella qualità di tennis che stavo cercando. Ho lavorato duramente, dando il massimo in allenamento. Alla fine riuscirò a trovare il mio livello, spero di farlo a Miami”. Poi il giocatore più vincente della storia del tennis ha voluto fare una precisazione: “Ho giocato alla grande in Australia, pensavo di avere buone possibilità di vincere il titolo a Melbourne. È un peccato che sia finita per me nel modo in cui è finita. È comunque incoraggiante sapere di essere ancora in grado di vincere contro un tennista come Alcaraz. Questo è probabilmente il motivo principale per cui continuo a spingermi oltre, a motivarmi, perché so di avere ancora le gambe, le mani, le braccia. Possiedo ancora quel livello di tennis che può mettermi in una buona posizione per vincere i titoli più importanti“. Insomma, non è ancora giunto il momento di deporre le armi.