Terminate le prove di Formula 1 in Bahrein, per testare le nuove vetture, e già insorgono le prime polemiche: Ferrari e McLaren sotto accusa.
Neanche il tempo di terminare il lungo weekend di test in Bahrein, in Medio Oriente, dove il Circus di Formula 1 si è ritrovato per testare le nuove vetture, in attesa dell’inizio del mondiale, che sono già insorte le prime polemiche. Dopo giorni di serenità all’interno dei box e tra le scuderie rivali, le belle interviste, cariche di emozione e di ottimismo, ecco la prima frattura.
Sarà che Ferrari e McLaren sono andate davvero bene, le nuove vetture si sono comportate alla grande in pista, inoltre i piloti sono risultati sereni e in buoni rapporti, ma Red Bull sente di perdere il passo rispetto ai rivali e teme di perdere il prossimo campionato. E così, il direttore tecnico di Red Bull Pierre Waché, nella sua ultima intervista, afferma di aver notato un particolare sulle monoposto rivali.
È dovuto intervenire il direttore tecnico Pierre Waché, della Red Bull, per focalizzare l’attenzione mediatica su un aspetto che nei giorni precedenti era sfuggito: l’utilizzo del Mini DRS da parte di McLaren e Ferrari. Si tratta di una componente vietata dallo scorso anno, con la Federazione Internazionale che è stata costretta a cambiare le regole. In cosa consiste questo particolare?
In pratica, il Mini DRS viene montato sulle vetture per ridurre la resistenza aerodinamica e quindi dare modo alle auto di andare più veloci, sfruttando la deformazione ai lati del flap mobile, sfruttando quindi l’effetto DRS. Lo scorso anno, però, questa componente, che ha creato accesi dibattiti, alla fine è stata proibita. Alcuni team, però, in Bahrein avrebbero mostrato una certa flessibilità dell’ala posteriore.
Ciò ha destato sospetti. La McLaren, ad esempio, avrebbe mostrato una particolare rotazione all’indietro dell’alettone, mentre ai lati sarebbero stati applicati delle DRS del flab mobile. Stessi elementi riscontrati più o meno sulle due Ferrari. Pierre Waché, dunque, punta il dito contro le due scuderie rivali, scatenando le primissime polemiche della stagione.
Il direttore tecnico di Red Bull ha ammesso, durante la sua ultima intervista, che “Penso che la Ferrari e la McLaren stiamo ancora utilizzando il Mini DRS, e sarà un argomento di dibattito, perché è piuttosto visibile”. Prima dell’inizio del mondiale, con il Gran Premio di Australia, il prossimo 16 marzo, la Federazione dovrà intervenire.
Si dovrà esaminare la situazione, per evitare di favorire i team coinvolti. La McLaren lo scorso anno, proprio grazie all’installazione del Mini DRS, è riuscita nell’impresa di rimontare tutti. Un’intuizione geniale per rendere le vetture più veloci e affrontare meglio la resistenza aerodinamica. Ciò ha dimostrato i grandi progressi della scuderia inglese, tanto che, nel 2024, il team considerava questo particolare un motivo di orgoglio.
Tuttavia, il progetto, pur essendo geniale, è stato considerato sin da subito illegale, anche se non infrangeva di fatto alcuna regola della FIA. Il problema è che l’intuizione McLaren potrebbe dare il via a nuove sperimentazioni da parte dei vari team, sperimentazioni sempre più ardite, per questo motivo, per evitare modifiche pesanti sulle vetture, la FIA ha deciso di proibire il DRS e ogni progetto simile.