Ci sono delle indicazioni importanti derivanti dai test di F1 in Bahrein, a pochi giorni di distanza dall’inizio della nuova stagione. Parla il campione del mondo in carica.
Il campionato mondiale di Formula 1 2025 è alle porte. Tempo due settimane ed il semaforo verde scatterà sul circuito dell’Albert Park a Melbourne, in Australia. Dal 1996 si corre a Melbourne, dopo che per i precedenti undici anni il Gran Premio d’Australia aveva visto come teatro della corsa la pista di Adelaide. nella Terra dei Canguri giungeranno ben quattro pretendenti al titolo. Oltre alla Red Bull del campione del mondo in carica, Max Verstappen, concorreranno per il successo finale anche la McLaren campione del mondo in carica del titolo Costruttori.
E poi la Ferrari, più rampante che mai con la coppia Lewis Hamilton-Charles Leclerc, e la Mercedes. La scuderia tedesca ha confermato George Russell, che ormai da tempo è da considerarsi un pilota esperto e non più una promessa. Tale titolo spetta ora all’italiano Andrea Kimi Antonelli, un protetto di Toto Wolff e che quest’ultimo ha scelto per dargli il sedile lasciato libero da Hamilton. Nell’ultima settimana è andata in scena una sessione di qualche giorno di test, che ha viste impegnate tutte le scuderie di Formula 1 sul circuito del Bahrein, a Manama.
Max Verstappen ha chiuso i test del Bahrein con la consapevolezza che la Red Bull ha fatto un passo avanti, reagendo alle difficoltà della seconda parte del 2024. La Formula 1 è però un gioco di guadagni relativi, e dunque la felicità per i progressi della Red Bull va bilanciata con la preoccupazione dei passi avanti della McLaren, apparsa la vettura da battere da questi primi tre giorni. Apparsa, già. Verstappen – secondo nel day-3 – sa infatti che i test danno solo indicazioni, e non riscontri certi.
Se questa superiorità venisse confermata, però, il compito di Super Max sarebbe ancora più difficile di quello dell’anno scorso, non avendo un tesoretto iniziale garantito a livello di punti. Ecco perché l’olandese chiede ancora passi avanti alla sua squadra.
“Penso che oggi abbiamo avuto una giornata buona, ci sono stati alcuni piccoli problemi ma nel complesso abbiamo portato a termine un bel po’ di quello che volevamo fare. Non è andata male, ma allo stesso tempo c’è ancora un po’ di lavoro da fare“, questo il commento del campione del mondo in carica.
E Verstappen fa capire che comunque quanto visto in Medio Oriente è proprio ciò che lui e la Red Bull si aspettavano. “Continueremo a lavorare e a cercare di migliorare, sperando che, in vista di Melbourne, si possa imparare qualcosa di più analizzando tutti i dati e vedendo a che punto siamo”.
Non è parso fare pretattica, Verstappen. Anzi, lui è sembrato alquanto sincero. È difficile capire quale sia il ritmo di tutti, da parte della Red Bull c’è la consapevolezza riguardo alla necessità di dovere continuare a lavorare ancora, per farsi trovare pronta in Australia anche con l’altra guida, il neozelandese Liam Lawson, che ha preso il posto di un Sergio Perez ormai da anni in fase calante. Gioca a nascondersi invece Frédéric Vasseur con la Ferrari. “Solo a Melbourne capiremo chi siamo”, ha dichiarato il team principal della Rossa.