Squalifica Sinner, il parere di Toni Nadal: “Non voleva barare”

La sospensione per tre mesi del numero 1 al mondo per contaminazione al Clostebol è sicuramente l’argomento che tiene più banco nel mondo del tennis

Toni Nadal
Toni Nadal (Instagram)

Un patteggiamento che mai avrebbe voluto si realizzasse. Jannik Sinner, su indicazione dei propri avvocati, ha trovato l’accordo con la Wada per la sua squalifica per tre mesi dopo il caso Clostebol. Di fatto il numero 1 al mondo, che avrebbe rischiato una sospensione di uno o due anni, ha riconosciuto la sua parziale responsabilità per gli errori commessi dalla sua squadra. Al tempo stesso l’organo antidoping ha rilevato che Sinner non aveva alcuna intenzione e non ha tratto alcun vantaggio agonistico dai due test positivi per tracce minime di Clostebol rilevate nel suo organismo, dovute per contaminazione, a causa di una pomata utilizzata dal suo fisioterapista.

Sinner e l’agonia durata un anno

Jannik Sinner
Jannik Sinner (Instagram)

Il miglior tennista al mondo era risultato positivo ad un controllo effettuato lo scorso marzo durante il torneo di Indian Wells. Nonostante la spada di Damocle sulla testa, il tennista di San Candido ha dimostrato per l’ennesima volta la sua grandissima forza mentale, risultando capace di vincere due slam (Australian Open e Us Open), le Finals di Torino e la Coppa Davis da protagonista con l’Italia. La sua squalifica terminerà il 4 maggio e quindi potrà essere presente agli Internazionali di Roma che sono in programma dal 7 maggio e, soprattutto, ci sarà al Roland Garros. Sinner salterà quindi i Master 1000 sul cemento di Indian Wells e Miami e quelli sulla terra di Montecarlo e Madrid.

Le reazioni degli avversari: circuito spaccato

Rafael e Toni Nadal
Rafael Nadal con lo zio Toni, quando era suo allenatore (Instagram)

Ovviamente la notizia è l’argomento che ha tenuto più banco negli ultimi giorni nel mondo del tennis. Alcuni giocatori che hanno espresso il loro dissenso in relazione ad una punizione considerata leggera visti i precedenti che hanno coinvolto altri tennisti. C’è stato però anche chi ha preso le difese di Sinner (ultimo nell’ordine di tempo Casper Ruud) dicendo che l’italiano è assolutamente incolpevole. Tra coloro che credono nella completa innocenza di Jannik c’è anche Toni Nadal, zio ed ex allenatore di Rafa. Lo spagnolo ha preso una posizione netta e ha voluto rimarcarla ancora una volta.

Toni Nadal: “Sono contrario alla sanzione di Sinner, non aveva…”

Le parole di Toni Nadal sono inequivocabili: “L’ho già detto molte volte e l’ho spiegato, sono contrario alla sanzione. Conosco personalmenteJannik Sinner e non aveva alcuna intenzione di commettere un reato. Non si può trattare così una persona per un errore casuale”. Inoltre l’ex allenatore del più vincente giocatore sulla terra rossa ha aggiunto: “Non si può essere così disposti a controllare e punire. Bisogna punire coloro che intenzionalmente fanno le cose in modo scorretto e per un tornaconto personale. E so che questo non è il caso di Sinner”. Poi conclude con una stoccata “È vero che si dice che altri che non sono numeri 1 sono stati sanzionati, perché hanno sbagliato prima. Mi sorprende che diversi giocatori si siano schierati contro Jannik, compresi alcuni top player tra i quali alcuni che non sono molto puliti…”.

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