Daniele De Rossi appartiene ormai al passato della Roma: l’ex allenatore ha lasciato ieri Trigoria salutando i suoi collaboratori ma…
Il giorno dopo è quello dei commenti, delle chiacchiere, delle indiscrezioni. Come sempre in questi casi, e a Roma in particolare, le voci si rincorrono. Perché la società ha scelto di esonerare Daniele De Rossi? La cosa che ormai pare chiara è che non si tratti solamente di risultati negativi: l’ex allenatore aveva firmato pochi mesi fa un rinnovo di contratto triennale a tre milioni netti l’anno e prendere una decisione così netta dopo solamente quattro giornate vorrebbe dire sconfessare ogni presa di posizione.
Alla base ci sarebbero forti tensioni con la società e in particolare con la Ceo Lina Souloukou. Dal mercato alla gestione del gruppo, passando per l’ultima goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, ossia la questione Zalewski, messo fuori rosa dal club per non avere accettato il trasferimento al Galatasaray.
Le voci di un possibile, clamoroso, esonero erano circolate in città già da qualche giorno. De Rossi lo aveva capito, ma di parole a Roma ce ne sono sempre tante, troppe. E per questo, questi spifferi, erano stati presi con la giusta considerazione, ma l’allenatore era convinto di rimanere alla guida della squadra almeno fino alla partita contro l’Udinese. E invece, quando mercoledì mattina, appena arrivato a Trigoria per dirigere l’allenamento, l’ex capitano è stato convocato nell’ufficio dei Friedkin, aveva già capito tutto. Il colloquio è durato poco: a De Rossi è stata comunicata la decisione, che è stata accettata senza escandescenze.
A quel punto alla leggenda giallorossa non è restato che raccogliere le sue cose e salutare lo staff e i dipendenti. C’è anche stato un sincero abbraccio al direttore sportivo Ghisolfi che di questa storia (e decisione) dovrebbe essere totalmente estraneo. Durante la giornata sono poi arrivati i messaggi sui social dei giocatori da Dybala a Pellegrini, passando per Cristante e Mancini.
Ma quello che ha fatto più notizia è la frase che Daniele De Rossi avrebbe riferito ai dipendenti, commosso, prima di lasciare Trigoria per l’ultima volta. “Stavolta alla Roma non ci torno più“. Parole probabilmente dovute al momento, ma al tempo stesso c’è anche razionalità. Se da giocatore sapeva che avrebbe potuto avere una seconda vita con i colori giallorossi addosso, ora che questa avventura è ufficialmente terminata, difficilmente ci potrà essere una seconda possibilità. Sicuramente impossibile fino a quando la società sarà questa.