Sembrava scomparso, invece il tecnico portoghese in un’intervista mostra le sue idee, il suo futuro e la telenovela dell’attaccante nigeriano
Dopo l’esonero con la Roma, sembrava che la carriera di José Mourinho stesse giungendo se non alla fine, ma quasi. La scorsa stagione non è andata come i tifosi giallorossi si aspettavano, nonostante la passione ed il rispetto che hanno mostrato per l’allenatore lusitano.
Fu sostituito da Daniele De Rossi che certamente ha rivoluzionato la Roma, ottenendo anche buoni risultati sfiorando la qualificazione in Champions League che manca da un po’ di tempo.
José Mourinho, ora è in Turchia al Fenerbahçe, dove è il padrone di casa e in un’intervista analizza anche l‘arrivo di Osimhen al Galatasaray.
C’è grande rivalità in Turchia, tra i giallorossi del Galatasaray ed il Fenerbahçe, squadre della capitale che di solito si contendono il campionato.
José Mourinho è stato accolto come un re nell’altra sponda di Istanbul e non si limita a dare qualche considerazione ad alcuni calciatori che hanno anche giocato in Serie A, come Filip Kostic ex Juve che è passato al Fenerbahçe e specialmente Victor Osimhen, preso in prestito dal Galatasaray.
“Kostic è un ottimo calciatore, capace anche di ricoprire più ruoli, come terzino, centrocampista centrale di difesa. È molto esperto e ci garantirà nuove soluzioni”.
Lo Special One poi ha un suo pensiero anche sulla questione-Osimhen che ha tenuto in ansia tifosi di tante squadre, dal Napoli al PSG fino al Chelsea: “È un grande attaccante, per lui farei follie e spenderei 75 milioni di euro. Ma ha un difetto, si lascia cadere troppo a terra e questo non va bene. È uno dei più grandi attaccanti della storia dell’Africa”.
Sicuramente tra i rammarichi più grandi dello Special One, c’è la sconfitta ai rigori nella finale d’Europa League tra Roma e Siviglia, quando i giallorossi erano vicini a conquistare il trofeo dopo la Conference League della stagione precedente.
Ora la testa è alla squadra turca, dove ha raggiunto l’accordo nello scorso mese di maggio, ma non dimentica alcuni episodi e non riesce a nascondere la sua rabbia nella finale col Siviglia: “Quella serata Var e arbitro decisero che non avremmo dovuto vincere l’Europa League. L’episodio del fallo di mano l’hanno visto milioni di persone e non lo dimenticherò mai”.
L’allenatore portoghese poi risponde ad una domanda su un possibile futuro sulla panchina di una nazionale: “Ho avuto diverse offerte, ma al momento le ho rifiutate. Voglio ancora vivere il calcio, non ci penso ancora. Poi in futuro, vediamo se arriveranno possibilità”.
Non è arrivato ancora il momento di fermarsi per José Mourinho, sempre pronto a dare sorprese.