Dopo il trionfo di Monza, il team manager della Rossa, Fred Vasseur svela un probabile ritorno di collaborazione con un pilota
Domenica la Formula 1 scende in strada per il Gran Premio di Azerbaijan al circuito della capitale Baku, in cui la McLaren e la Ferrari cercheranno di dare ancora più pressione e fastidio alla Red Bull che è in netta crisi.
La Rossa viene dal trionfo casalingo all’Autodromo di Monza, con Charles Leclerc che ha entusiasmato i fan della Ferrari con una vittoria che mancava da un po’ di tempo.
La distanza dalla Red Bull è ancora notevole ma sognare non costa nulla.
Dopo una settimana di pausa, la Ferrari ha superato la sbronza dovuta all’entusiasmo di Monza e deve subito rimettersi in marcia per provare a contrastare la McLaren di Lando Norris ed Oscar Piastri che sembrano i primi candidati a lottare per il titolo.
Bisogna approfittare anche dell’aria tesa e non certo tranquilla che gira alla Red Bull, con le continue lamentele anche di Max Verstappen che ha fatto notare che nella scuderia anglo-austriaca qualcosa non va.
Prossimo appuntamento in Azerbaijan per cercare una nuova vittoria e risalire continuamente la china per far sognare i milioni di fan della Ferrari sparsi nel mondo.
La Ferrari a Monza si è presentata con i nuovi aggiornamenti e bilanciamento che ha fatto la differenza sul manto stradale totalmente rifatto che non dimentichiamo ha anche scatenato qualche polemica in alcuni piloti.
Ma ora è tutto passato e il Cavallino Rampante dovrà voltare pagina e dare il meglio con Leclerc e Sainz per ottenere la maggioranza di punti anche per la classifica dei costruttori.
Sono previsti due lunghi viaggi per Azerbaijan e specialmente in Singapore, il 22 settembre dove la Rossa l’anno scorso ottenne la sua unica vittoria con Carlos Sainz.
Arrivano intanto le parole dell’esperto analista tecnico di Formula 1 Paolo Filisetti, che espone un suo parere per quanto riguarda questi prossimi Gran Premi: “Secondo me, le gare decisive saranno quelle di Austin ed a Città del Messico. I circuiti sono totalmente diversi: in uno le auto dovranno avere una buona dose di aerodinamica, in Messico invece il problema principale sarà quello ambientale con l’aria rarefatta grazie all’altezza in cui si correrà”.
Poi ha un pensiero riguardo il prossimo GP a Baku: “Il circuito in Azerbaijan è particolare: sono presenti punti di velocità in cui le auto possono sfrecciare, ed altre zone in cui le auto dovranno affrontare curve a 90° gradi che causeranno forti rallentamenti, che potranno essere decisivi”.
Filisetti inoltre, non dimentica il momento-no della Red Bull: “Dovranno cambiare assolutamente strategia, se vogliono tornare ad essere il team che comanda la Formula 1 da tre anni”.