Ponti d’oro per avere Adrian Newey alla scuderia in verde. Il patron Stroll non ha badato a spese e ha offerto al leggendario ingegnere la Luna e molto di più.
Adrian Newey proseguirà la sua straordinaria carriera ancora in Formula 1. Il genio dell’ingegneria, che ha concepito 13 monoposto vincenti dal 1992 ad oggi (niente male, in 32 anni in cui lavora in maniera ininterrotta in F1), avrà modo di esprimere così il proprio talento.
Per molti, Adrian Newey rappresenta un modello, un personaggio insuperabile in quello che fa. Questo gli ha consentito anche di potersi concedere dei comportamenti stravaganti. Come ad esempio il fatto di andare in giro tra paddock e pit-lane con al seguito una sfilza di “discepoli”. Come se lui fosse un moderno filosofo od un guru.
Eccentrico, consapevolmente superbo – nella più bonaria delle accezioni – e del tutto conscio di essere più bravo di tanti, anzi, di tutti. Questo è Adrian Newey. Che naturalmente ha guadagnato anche tanti soldi grazie al fatto di avere progettato delle vetture capaci di trionfare con una media di 1,8 anni per volta.
Da tempo si sapeva che Newey avrebbe lasciato la Red Bull. Il divorzio avrà luogo a partire da aprile del 2025, anche se, di fatti, avverrà in pratica a dicembre di quest’anno. Giusto al termine della stagione di Formula 1 in corso. Dove la Red Bull RB20 guidata da Max Verstappen guida sia la classifica Piloti che quella Costruttori sin dall’inizio del 2024.
Ma il vento in casa Red Bull è cambiato. Stanno avvenendo tante dinamiche interne che hanno minato il dominio che la scuderia austriaca con sede in Inghilterra aveva imposto da tre anni a questa parte. Sono già diverse le figure chiave che hanno annunciato il loro addio o che sono in procinto di andarsene. E c’è una evidente lotta di potere interna che ora sta creando solo danni.
Nel caso di Adrian Newey, aggiungiamoci pure una certa voglia di volere trovare stimoli nuovi, dopo una militanza in Red Bull che va avanti dal 2006. Il suo futuro sarà alla Aston Martin, che si è dimostrata la più competitiva tra le scuderie non impegnate nella lotta al titolo.
Quest’anno la squadra di proprietà di Lawrence Stroll ha compiuto degli evidenti passi indietro, pur mantenendo saldamente il quinto posto ottenuto un anno fa. Ma podi e punti conquistati sono molti di meno. E Newey avrà il compito di rendere la Aston Martin più competitiva.
Per fare ciò disporrà di una modernissima, avveniristica galleria del vento, di tutte le attrezzature che gli servono ed anche del capitale umano che riterrà necessario. Cosa che la Ferrari gli ha negato. Perché c’era stata una trattativa tra primavera ed estate scorse. E pare che il buon Adrian avesse preteso l’ingaggio di venti suoi fedelissimi, cosa che a Maranello hanno ritenuto inaccettabile sia per dinamiche economiche che lavorative.
E poi c’è l’ingaggio. Alla Aston Martin l’ingegnere 65enne passerà da 12 a quasi 24/25 milioni di euro di stipendio all’anno. Con un contratto fino al 2029. Inoltre ci sarebbero dei bonus per almeno altri 45 milioni in media, per un totale di 177,5 mln. Oltre alla possibilità di potere diventare azionista delle quote della Aston Martin F1. Davvero niente male.
Secondo quanto riportato dalla BBC, dopo lo svolgimento del GP d’Azerbaijan ci dovrebbe essere l’annuncio ufficiale che legherà Newey alla scuderia inglese. Cosa che gli permetterà di continuare a lavorare anche da casa. Ma per via di una clausola imposta dalla Red Bull, Newey non potrà lavorare per la Aston Martin se non a partire dal 1° aprile 2025, quando il prossimo mondiale di Formula 1 sarà già cominciato.
La sua mano quindi sarà più evidente e più decisiva per la stagione successiva a quella ventura, ovvero la 2026. Con la Aston Martin che monterà motori Honda, abbandonando l’attuale propulsore Mercedes-AMG M12 E Performance 1.6 litri V6 Turbo.