Ultim’ora Schumacher, annuncio a sorpresa: scopriamo che cosa potrebbe accadere tramite le parole di Binotto.
Il prossimo anno sarà un anno cruciale e particolarmente importante per la Formula 1, visto che molti piloti di rilievo si trasferiranno e ci saranno alcuni ritorni molto attesi, come ad esempio quello di Mattia Binotto. Dopo aver lasciato la Ferrari, per lui si prospetta un ritorno in prima fila con l’Audi, dove ricoprirà il ruolo di responsabile operativo e tecnico. Ci sarà margine per mettere a punto ogni tassello del progetto, visto che la nuova scuderia debutterà ufficialmente nel 2026. Fuori ormai da diciotto mesi, Binotto attendeva solo il momento giusto per avere l’opportunità di ritornare da protagonista.
Come riporta ‘automoto.it’, il progetto Audi è particolarmente affascinante, ora spetterà a lui esaltarlo per cercare di costruire qualcosa di importante. In questo anno zero, come primo pilota ci sarà l’esperto Nico Hulkenberg, mentre il secondo pilota è ancora da individuare. Tra i tanti nomi, si fanno quelli di Valtteri Bottas e Gabriel Bortoleto, anche se Binotto vorrebbe ritornare a lavorare con due profili molto conosciuti: si tratta di Sebastian Vettel e Mick Schumacher. Vettel è un grande nome che non ha bisogno di presentazioni, ma si è ritirato ormai da tempo e la sua eventuale candidatura è da valutare a 360°. Mentre per quanto riguarda il figlio di Schumacher, potrebbe essere la soluzione migliore puntando soprattutto sulla sua voglia di dimostrare di poter essere un pilota idoneo per lottare per certi traguardi.
Il nome di Schumacher era stato fatto anche nel caso di una possibile sostituzione di Esteban Ocon, ma l’Alpine ha poi deciso di ripiegare su Jack Doohan. Si è parlato di lui anche come possibile innesto della Williams dopo l’addio di Logan Sargeant, ma anche in quel caso sono state fatte altre scelte. Attualmente è il terzo pilota della Mercedes, un ruolo che comincia a stargli stretto e che inevitabilmente non può accontentarlo; ecco perché Binotto potrebbe spingere per averlo, sia per la conoscenza diretta, sia per la possibilità di avere a disposizione un nome motivato che possa fare bene ai nastri di partenza.