Conquistato il titolo olimpico Baby Faced Assassin, meglio noto come Steph Curry, ha iniziato a progettare il futuro dopo il ritiro
Quando lo scorso 10 agosto il popolare campione USA Steph Curry ha messo al collo la prima medaglia olimpica della sua incredibile carriera sul suo viso è comparso un sorriso a metà tra il felice e il sardonico. La felicità era frutto del fatto di aver portato a casa, non senza fatica, un titolo che non aveva mai vinto.
Ricordiamo che Stephen Curry da Akron, Ohio, la stessa città natale di LeBron James, 36 anni lo scorso 14 marzo vanta due titoli mondiali con la casacca USA, Turchia 2010 e Spagna 2014 e ben quattro Anelli del vincitore della NBA, anelli conquistati nel 2015, 2017, 2018 e 2022 tutti con la franchigia californiana dei Golden State (alias San Francisco) Warriors.
La parte sardonica del sorriso, invece, era in ordine ai primi pensieri sulla seconda parte della Vita, quella dopo il ritiro, di Baby Faced Assassin. L’Assassino con la Faccia da Bambino, un soprannome perfetto per un campione, gentile ed affabile nei modi, ma con l’istinto del killer sportivo di grandissimo e assoluto livello .
Killer instinct che non è mancato nemmeno nel torneo olimpico di basket delle Olimpiadi di Parigi 2024. Un killer instinct che ha spinto la Nazionale degli Stati Uniti, composta tra gli altri dal già citato LeBron James, Kevin Durant, Anthony Davis e i frechi vincitori dell’NBA Jason Tatum e Derrick White, ad una vittoria bella, solida, pulita e per alcuni versi storici.
Non è difficile immaginare, infatti, che la vittoria dell’oro in finale contro la Francia è stato l’ultimo grande successo internazionale della Generazione dei Fenomeni, quella che ha rinverdito i fasti del Dream Team, quella che ha segnato gli Anni Dieci del nuovo Secolo in NBA.
Ma torniamo al sorriso sardonico di Steph Curry. Un sorriso che in pochi fotogrammi ha palesato con grande chiarezza che il campione dei Warriors, terminata, se il fisico lo permetterà, nel giugno 2027 l’attività agonistica, non uscirà dal mondo del basket. Anzi. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Curry al programma “Squawk on the Street” su CNBC, il suo futuro sarà quello di proprietario di una franchigia.
Una decisione che peraltro sta maturando anche LeBron James. Scelta che inoltre ha già fatto in passato Magic Johnson. In sostanza una prosecuzione da dietro la scrivania delle sfide in campo. E Curry già sorride