I giallorossi sono stati molto attivi sul mercato ma ancora devono puntellare l’organico: nonostante l’arrivo di Hermoso le trattative non sono finite
E’ stata sicuramente un’estate molto concitata dalle parti di Trigoria. L’arrivo del nuovo direttore sportivo Florent Ghisolfi doveva segnare un cambio radicale con il passato e, per certi versi, così è stato. Di sicuro il dirigente francese avrebbe però voluto rinforzare diversamente la squadra, visto che molti colpi che lui aveva di fatto chiuso non sono andati in porto.
Il primo in ordine cronologico riguarda Federico Chiesa. Roma e Juventus avevano, ad inizio luglio, trovato un accordo sulla base di 25 milioni di euro, ma il giocatore ha rifiutato i giallorossi in attesa di una chiamata che è arrivata poi last minute (a prezzi decisamente inferiori) come quella del Liverpool. Per questo Ghisolfi ha poi virato su Soulé probabilmente convinto della partenza di Dybala. Il mancato addio della Joya, quando tutto sembrava ormai fatto, ha complicato i piani del club.
La partenza dell’argentino avrebbe abbassato il monte ingaggi del club e quello risparmiato sarebbe potuto essere reinvestito in giocatori voluti da Daniele De Rossi che chiedeva da tempo almeno un difensore centrale. L’incredibile vicenda legata a Kevin Danso, che ha sostenuto le visite mediche a Roma e poi è stato rispedito indietro, ha lasciato un grave buco nel reparto arretrato che al termine del mercato contava solamente su Mancini, N’Dicka e Smalling. Nelle ore successive alla fine delle trattative Ghisolfi si è buttato sul mercato degli svincolati chiudendo subito l’affare Hermoso che è già agli ordini di De Rossi.
La partenza di Smalling direzione Arabia Saudita, però, ha lasciato un nuovo buco in difesa e per questo il dirigente è al lavoro per un altro colpo. Il primo della lista è Mats Hummels che ha terminato a giugno il suo contratto con il Borussia Dortmund. La Roma ha offerto 2 milioni più i bonus fino a giugno con un rinnovo alle stesse cifre fino al 2026 al raggiungimento di un certo numero di presenze. Il tedesco ha preso 24 ore di tempo per valutare altre proposte, tra le quali quella del Galatasaray.
Come riportato dal Corriere dello Sport, però, se l’accordo non venisse siglato entro domani sera, il giocatore non sarebbe più inseribile nella lista Uefa e quindi non utilizzabile per la prima fase dell’Europa League. Una vera e propria lotta contro il tempo e intanto Ghisolfi studia le alternative.