Nessuno lo avrebbe immaginato, dopo averlo appreso faremmo meglio a rimettere subito le scarpe da ginnastica!
L’importanza dell’attività fisica nel mantenersi giovani è ormai appurata, qualsiasi sia l’attività scelta, infatti, il nostro corpo troverà un grosso giovamento e con esso migliorerà anche la qualità della nostra vita in generale. In molti tendono comunque a pensare che un passato da atleti favorisca un invecchiamento più lento e meno gravoso ma, in verità, alcuni studi hanno dimostrato che una volta che si è smesso di allenarsi le conseguenze sono inevitabili per tutti e, superata una certa età, la perdita di tono muscolare raggiunge livelli diversi e davvero marcati. Sono diversi i fattori che determinano i risultati dell’allenamento e del tono muscolare in generale, la genetica è uno di questi ma occhio all’età!
Allenamento di mezz’età: Questa pratica è davvero imprescindibile per non subire gli effetti del tempo!
Quando si invecchia il tono muscolare diminuisce ed anche le azioni più semplici iniziano a diventare faticose, questo accade per un motivo particolare, ovvero la perdita di tono muscolare che avviene naturalmente nel nostro corpo. Questo stato però può essere contrastato in maniera netta portando avanti un allenamento che tonifichi la nostra muscolatura, allenamento che deve essere una costante visto che i retaggi passati in questo caso contano poco.
In molti potrebbero pensare che il decadimento muscolare inizi superati i 50-60 anni ma, secondo alcuni a studi, già dopo i 30 anni senza un piano di allenamento questo inizia a farsi vedere e se non contrastato le conseguenze possono essere pericolose. In particolare è emerso che, dopo i 30 anni, la velocità con cui il corpo inizia a a perdere forma fisica quando si sta lontani dagli allenamenti raddoppia, ma non sono solo i muscoli a soffrire.
La mancanza di attività fisica lede in particolar modo al nostro apparato cardiocircolatorio, anche la resistenza del cuore viene dunque compromessa dalla sedentarietà. La brutta notizia però è che bastano due settimane di fermo per veder diminuire il volume del plasma e la conseguente capacità di utilizzare il glucosio per produrre energia, con i primi effetti negativi che quindi iniziano già dopo questo breve periodo.
Se vogliamo cercare di vedere anche il bicchiere mezzo pieno, la buona notizia è che il calo non è costante e continuo, dopo due mesi il nostro organismo trova un certo equilibrio e in coloro che hanno avuto un passato di maggior attività fisica il volume del plasma in generale rende a mantenersi più altro rispetto a chi non ha mai amato particolarmente l’attività.
Per far sì di non dover pensare a queste conseguenze la soluzione resta comunque una sola, quella di muoversi e farlo il più possibile. Qualsiasi sia lo sport praticato è bene abituare il corpo ad un certo standard di movimento e soprattutto mantenerlo costante nel tempo, solo in questo modo i segni del tempo tarderanno ad arrivare e senza di essi aumenterà anche la qualità delle nostre giornate in un modo che non avremmo mai immaginato.