Ancora allarme riguardo i cibi processati, comunità scientifica in apprensione per gli effetti generati dal consumo di questi prodotti
Quando si parla di salute personale, la prima questione da affrontare per salvaguardarla è senza dubbio quella di fare attenzione a ciò che mangiamo. Soprattutto negli ultimi anni si sta infatti assistendo ad un incremento del consumo di pasti altamente processati, ovvero parliamo di quei cibi già pronti che spesso oltre ad essere piacevoli per il palato sono anche veloci da preparare, andando così a collimare con il sempre minor tempo a disposizione per la maggior parte delle persone.
Le ripetute lavorazioni industriali operate su questo genere di alimenti sembra però preoccupare ancora una volta la comunità scientifica, già da tempo, infatti, questi alimenti sono stati messi al bando ma, con un ultimo recente studio, si è potuta osservare e un’incidenza quasi incredibile da credere di questi cibi nella comparsa di una patologia assolutamente grave.
Cibi processati e tumore al colon: Chi li mangia ha un rischio del 30% superiore di incorrere in questa patologia!
Quando si va a fare la spesa uno dei consigli più diffusi è quello di leggere bene l’etichette, questa può essere utile per capire meglio il processo dietro la copertina apparentemente invitante del prodotto che stiamo pensando di acquistare. Dovremmo sempre affidarci a prodotti dalla lista di ingredienti più corta possibile e che siano stati sottoposti a pochi processi industriali, un fattore difficile da trovare soprattutto nei cibi pronti che molto spesso nel processo di preparazione vengono corretti più e più volte con coloranti, conservanti ed altre sostanze correttive del sapore che tuttavia non fanno bene al nostro corpo.
L’assunzione sporadica può essere accettata ma per coloro che sono soliti lasciarsi ammaliare dal gusto e dalla facilità di preparazione di questi piatti le notizie non sono incoraggianti. L’associazione tra il consumo di questo genere di pietanze e l’aumento del rischio di tumore al colon è stata già descritta in un articolo del 2022 dalla rivista British Medicali Journal, e già all’epoca nello studio che ha coinvolto circa 300.000 persone i dati esagerati non sono stati incoraggianti.
In questo caso sono stati gli abitanti degli Stati Uniti ad essere messi al vaglio ma anche in Italia la situazione si fa più preoccupante col passare degli anni. Il trend sul consumo di questi alimenti è sempre è maggiore anche in un paese dalla tradizione culinaria importante come il nostro e uno studio portato avanti per 12 anni dall’IRCCS Neuromed di Pozzilli, che ha coinvolto 22.000 persone, ha confermato le evidenze già venute fuori in precedenza.
Confermato il rapporto tra l’assunzione di cibi ultra processati e il rischio di incorrere in gravi patologie, per lo più ai danni dell’apparato cardiovascolare e dell’intestino. Addirittura sarebbe venuto fuori che nei pazienti che consumano abitualmente cibi industriali la possibilità di incappare in conseguenze come il tumore al colon siano aumentate di addirittura il 30%, un dato impossibile da trascurare e che sta giustamente allarmando la comunità.
Ovviamente c’è ancora tanto da scoprire riguardo il rapporto tra cibo e salute e tali dati non sono da considerare univoco per tutti i tipi di cibo processato. Cibi a base di verdure, ad esempio, hanno un’incidenza negativa ben minore rispetto a quelli industriali a base di carne o pesce. Ad ogni modo quel è sempre meglio evitare e prendersi del tempo per curare il nostro corpo nutrendolo in modo sano, evitare zuccheri aggiunti, cibi con liste infinite di ingredienti e quelli già pronti per il consumo resta la soluzione più efficace per promuovere il nostro benessere, una scelta che vale tanto e che ognuno di noi dovrebbe prendere in considerazione ogni giorno.