L’ipocondria è uno stato psicologico che colpisce la mente di milioni di persone e che a volte può recare gravi danni
Sono milioni le persone sulla faccia della Terra che soffrono di gravi stati legati all’ipocondria, ossia uno stato di preoccupazione eccessiva per la propria salute pur in assenza di malattie organiche.
I soggetti che ne soffrono, sono anche leggermente colpiti sentendo parlare, oppure leggendo notizie e questa sensazione si rivolge direttamente nel proprio stato d’animo col timore di soffrire di alcune patologie che magari non hanno.
È una preoccupazione persistente ed eccessiva per il proprio stato di salute che diventa praticamente una vera ossessione mentale. Ma c’è un modo per curarla?
Cos’è l’ipocondria?
Questo grave disagio è innegabile che può causare anche forti preoccupazioni da parte dei parenti che vivono con il soggetto che soffre di questa persistente patologia legata a timori di stati di salute.
La parola “ipocondria” proviene dal greco ὑποχόνδρια e letteralmente significa sotto alla cartilagine del diaframma costale. Infatti chi ne soffre tendenzialmente tende ad avvertire fastidi al di sotto del proprio addome che come sostenevano gli antichi greci era la parte in cui risiedevano i sentimenti ed i timori degli esseri umani.
Una delle causa che ha maggiormente alimentato questa patologia è stato il periodo del Covid-19: infatti anche chi non è stato contagiato dal mortale virus continua a pensare di soffrirne anche se ha un semplice raffreddore.
È possibile curare l’ipocondria?
Come sostiene Emil Kraepelin, neurologo e psicologo tedesco esistono due tipi di ipocondrie: hypochondria cum materia e hypochondria sine materia. La prima prevede i casi con veri sintomi, l’altra soltanto con ossessioni mentali.
Una delle azioni più comuni che tende a fare un soggetto malato di ipocondria è il controllo del battito cardiaco o della pressione. Infatti se si avvertono aumenti del battito un ipocondriaco pensa che stia per essere colpito da un infarto.
Ma non è così: è semplice timore proveniente da Disturbo da sintomi somatici e Disturbo da ansia di malattia, come scritto nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.
Secondo il Manuale per valutare se una persona soffre realmente di ipocondria devono passare almeno 6 mesi e devono comparire i seguenti sintomi o patologie neurologiche: la preoccupazione di avere o di poter contrarre una grave malattia; l’assenza di sintomi somatici o presenza di essi in forma lieve; un aumento di ansia riguardante la propria salute ed un ripetuto controllo del proprio corpo o continue ed assillanti visite mediche.
Uno dei principali metodi per cercare di combattere l’ipocondria è affidarsi ad uno psicoterapeuta che possa cercare di migliorare la condizione con degli incontri per tentare di andare oltre la paura di cadere in patologie o malattie affidandosi anche a particolari farmaci.