Avete mai sentito parlare della cosiddetta emetofobia? Scopriamo insieme di cosa si tratta e soprattutto in che modo possiamo riconoscerla
A nessuno di noi piacere stare male e questo non è certo un mistero. Il nostro fisico si sente subito debilitato e le forze sembrano abbandonarci: insomma, l’influenza rappresenta ai nostri occhi una vera e propria rogna soprattutto perché spesso ci rende impossibile compiere le tante azioni quotidiane che ci affollano le giornate. Se per l’influenza, però, sappiamo di cosa si parla, non possiamo dire lo stesso di un’altra condizione.
Tendenzialmente, infatti, i sintomi che più tendono a scombussolarci e soprattutto a generare fastidio in noi sono quelli che ci provocano vomito, nausea e più in generale disgusto. C’è qualcosa però che non tutti sanno o, per meglio dire, una condizione di cui pochi ancora sono a conoscenza: si tratta dell’emetofobia. Per sapere di cosa stiamo parlando e soprattutto in che modo si verifica questa condizione, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Emotofobia, di cosa si tratta
Come prima cosa, facciamo un piccolo passo indietro e cerchiamo nello specifico di capire a cosa facciamo riferimento quando parliamo di questa specifica condizione. Ebbene, nel caso dell’emetofobia, parliamo di una paura spesso eccessiva e anche ingiustificata di vomitare. Un qualcosa che potrebbe anche sembrare semplice da gestire ai nostri occhi, ma che in realtà per tutti coloro che ne soffrono rappresenta un vero e proprio ostacolo.
L’emotofobia, infatti, può anche rappresentare un limite sociale non indifferente e portare dunque i diretti interessati a sviluppare, più nello specifico, ansia sociale e agorafobia. Si tratta dunque di una vera e propria condizione che non bisogna sottovalutare o ancora prendere sottogamba, proprio per le importanti ripercussioni che può avere sullo stile di vita. Di solito si manifesta già in età infantile (con il rischio di incorrere in un problema anche cronico), ma alle volte si può sviluppare anche in età adulta.
I sintomi dell’emetofobia sono questi
Ma cerchiamo adesso di comprendere quali sono i sintomi e dunque anche in che modo possiamo riconoscere l’insorgenza di questa specifica patologia. Come prima cosa, bisogna tenere a mente che l’emetofobia può causare, nei soggetti interessati, un vero e proprio rifiuti al limite della paura nel frequentare luoghi pubblici. Ma anche di frequentare feste, attività sportive, appuntamenti e ristoranti più in generale. O, addirittura, nelle donne potrebbe tradursi in un’irrazionale paura di rimanere incinta.
Sempre tra i sintomi associati all’emetofobia possiamo citare la tendenza a evitare cibi associati a passati episodi di vomito o ancora all’atto di trattenere il respiro quando si è in mezzo alla gente. Si tende, inoltre, a evitare la spazzatura e tutto ciò che si possa definire male odorante. Inoltre, si consumano fin troppo le vitamine e si lavano in modo eccessivo gli alimenti e anche le superfici che ci circondano. Per finire, si tendono a evitare gli alimenti confezionati e a buttarli anche prima che abbiano raggiunto la propria data di scadenza, preoccuparsi sempre troppo di possibili allergie alimentari e cuocere gli alimenti più del dovuto.