Il latte prima di andare a dormire può essere o meno una scelta sbagliata: l’esperta risponde alla domanda.
Il latte è un alimento ricco di principi nutritivi che permettono la crescita dell’organismo e ne mantengono la salute. Il latte rafforza le ossa e riduce i rischi di malattie cardiovascolari. Considerato l’alimento per antonomasia da assumere a colazione, il latte viene spesso bevuto anche la sera, prima di andare a dormire. Sono in molti a ritenere, infatti, che il lattosio aiuti a combattere l’insonnia. Ma questo luogo comune è corretto oppure è frutto di considerazioni errate? I nutrizionisti rispondono alla domanda.
Le decisioni alimentari influiscono sullo stile di vita. Per questo motivo, assume grande importanza la scelta degli alimenti da mangiare e l’orario in cui consumare i pasti, secondo le regole della crono-nutrizione.
Raccomandato anche dal Ministero della Salute, il latte è un alimento completo, molto importante in una dieta sana ed equilibrata per il suo alto contenuto di proteine, vitamine B, B12, A, D, minerali come fosforo, magnesio e calcio. Il latte svolge un ruolo cruciale nella formazione e nel mantenimento di ossa e denti: se non assunto con frequenza può causare progressiva riduzione della densità ossea e osteoporosi, soprattutto nelle persone anziane.
Martina Donegani, biologa nutrizionista e ambassador scientifica di Gazzetta Active, ha evidenziato i benefici del latte. La dottoressa ha spiegato se è consigliato o meno bere il latte prima di dormire, riconoscendo che si tratta di «un 50 e 50. Non possiamo effettivamente dire che una tazza di latte alla sera risolva i problemi dell’insonnia, ma non fa male e potrebbe avere un effetto positivo sul riposo, sia per la sua composizione sia per un fattore psicologico».
La biologa nutrizionista ha spiegato come «Nelle ore serali e soprattutto notturne la serotonina, il cosiddetto ‘ormone della felicità’, venga convertita in melatonina, un ormone molto importante nella regolazione del ritmo sonno-veglia. Perché questa conversione avvenga deve esserci una ‘base’ per costruire questi trasmettitori, ovvero il triptofano, un amminoacido precursore della serotonina che si trova in vari alimenti, soprattutto quelli proteici, tra cui appunto il latte».
Il calcio contenuto nel latte può avere un’azione calmante. Dal punto di vista psicologico, bere una bevanda calda la sera aiuta a conciliare il riposo. La dottoressa Donegani, a tal proposito, afferma che «Bere qualcosa di caldo distende a livello digestivo, e poi dà quell’idea di ‘confort food’». Bisogna però non incorrere nell’errata credenza che il latte abbia il potere di far scomparire l’insonnia. La biologa spiega infatti che «la credenza è stata un po’ ingigantita, anche se ci sono delle componenti benefiche. Diciamo che male non fa, ma sono tutti effetti» che variano di caso in caso.