Frattura alla tibia e al perone, attenzione ai tempi di recupero, tutto ciò che devi sapere se ti trovi in questa fastidiosa condizione, i consigli degli esperti.
La tibia e il perone, sono situati nella parte inferiore della gamba, e hanno un ruolo fondamentale sia nel supporto del peso corporeo, che nella mobilità. La tibia, è un osso predominante che si trova nello stinco e si occupa di supportare la maggior parte del peso corporeo. Accanto ad essa, è posizionato il perone, un osso più sottile che è fondamentale per la stabilità dell’articolazione della caviglia.
Questi ossi, possono essere danneggiati a causa di svariati traumi, potrebbe accadere infatti una frattura a causa di un colpo, di una caduta o per un incidente sportivo. La gravità della lesione può variare a seconda della causa che l’ha scalinata. Il processo di recupero, necessita di un’attenzione medica. L’obiettivo sarà quello di ripristinare la funzionalità della gamba, ed evitare le complicanze, la riabilitazione giocherà un ruolo fondamentale.
La frattura alla tibia e al perone, è una delle più comuni, tuttavia si tratta di una condizione complessa. Quando ci si trova in questo stato, sarà necessario stare a riposo ed interrompere immediatamente le attività quotidiane e sportive. Quando l’osso è fratturato, i sintomi riscontrati dal paziente saranno, dolore intenso immediato e acuto, gonfiore ed ecchimosi, difficoltà di movimento e in casi gravi deformità visibile.
Per constatare la frattura, sarà necessaria una diagnosi accurata effettuata da uno specialista, che dopo aver osservato la gamba, si occuperà di prescrivere una radiografia. Una volta individuata la posizione esatta della fattura, e la sua gravità, sarà necessario ricorrere a un trattamento specifico a seconda dello stato in cui si trova l’osso.
Se la frattura non è molto grave, sarà sufficiente ingessare la zona interessata per immobilizzare l’arto per qualche tempo, così da favorire la guarigione. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico che ha l’obiettivo di riposizionare i frammenti ossei, e stabilizzare la frattura attraverso l’inserimento di viti placche o chiodi intramidollari. In entrambi i casi, dovrà seguire una fisioterapia, per ripristinare la forza e la mobilità della gamba interessata. Gli esercizi di riabilitazione, saranno strutturati per migliorare la forza muscolare, incrementare la mobilità articolare, e ridurre il gonfiore e il dolore.