Valeria Scopellitti, in arte Noemi, è l’artista italiana che più di tutti ha dato sviluppo al concetto di Body Positive. Un concetto vissuto in prima persona
Noemi, nome d’arte di Valeria Scopellitti, classe 1982, romana ma di origini calabresi è una delle artiste più amate ed apprezzate dell’intero panorama italiana. Un apprezzamento dovuto a tutta una serie di brani, su tutti Vuoto a Perdere, scritto per lei da Vasco Rossi. Un brano che ha rappresentato il lancio a livello nazionale dopo il bell’esordio con L’Amore si Odia in coppia con Fiorella Mannoia.
Da allora per Noemi è stato un crescendo rossiniano. Un crescendo che l’ha portata a pubblicare altri cinque brani in studio, più uno live. Lavori a cui ha dato lustro e sostanza con sedici tour, peraltro tutti esauriti, che dal 2009 al 2022 hanno riempito stadi e palazzetti.
Un crescendo rossiniano che ha avuto nel disco Metamorfosi, quello pubblicato nel 2021 un vero e proprio zenit. Un disco che contiene brani come la popolare Glicine, il brano presentato al Festival di Sanremo. Un brano come Big Babol e soprattutto il brano che da il titolo al disco. Un brano che è tutto un programma.
Un vero e proprio programma di vita. Quasi un manifesto del cosiddetto Body Positive di cui Noemi è grande sostenitrice. In particolare da quando, dopo aver cambiato stile di vita ha perso 15 chili. Chili che creavano problemi di immagine ma soprattutto di salute. Chili che sono andati via, come spiega la cantante, senza scorciatoie. Chili persi grazie ad un metodo scientifico molto serio e valido.
Il metodo si chiama META, acronimo di Medical Educational Transform Action ovvero Educazione medica all’azione di trasformazione. Un metodo che racchiude conoscenza della nutrizione, il processo viene guidato da un nutrizionista, tanto movimento, per accelerare il metabolismo, supporto psicologico, perché spesso ricorrere al cibo è una “consolazione” e un metodo per ridurre l’ansia e quindi rieducazione comportamentale.
Poi ovviamente ci sono alimenti da utilizzare ed alimenti da evitare. Un passaggio fondamentale è l’attenzione a completare i cinque pasti canonici della giornata e soprattutto a non saltare la colazione. Colazione che rappresenta la base della giornata. Noemi ha spiegato che la sua si basa essenzialmente sul salato ma è soprattutto una questione di gusti. Per il resto un frutto a metà mattina, un pranzo completo, non escludendo piatti unici come le insalatone, una merenda sana e una cena equilibrati. E il risultato è sotto gli occhi di tutti