Sembra non interrompersi la parabola discendente dell’ex attaccante del Torino e della Nazionale Simone Zaza. A che punto è la notte
Simone Zaza da Policoro, classe 1991, è stato uno degli attaccanti più prolifici della seconda parte degli Anni Dieci del nuovo millennio. Un attaccante capace di imporso ai massimi livelli partendo dalla Serie D e di arrivare fino a partecipare con la Nazionale ai Campionati Europei di Francia 2016.
Una parabola incredibile nata nell’Atalanta, passata per la Sampdoria, discesa fino ai dilettanti dove con il Viareggio si impose all’attenzione degli addetti ai lavori tanto da essere comprato dall’Ascoli in Serie BKT.
Da allora una salita inesorabile passata per il Sassuolo, squadra che gli affida le chiavi dell’attacco nelle prima storica stagione in Serie A, avanzata fino alla Juventus per approdare, infine, a due big del panorama europeo, il West Ham United in Premier League e il Valencia nella Liga spagnola.
Nel 2018 il ritorno in Italia, al Torino, dove Zaza al tempo 27enne punta a rilanciarsi per cercare di riconquistare la Nazionale. Nazionale perduta di fatto con il famoso rigore sbagliato nei quarti di finale degli Europei contro la Germania.
Simone Zaza tra ritiro e sirene americane
L’esperienza di Zaza a Torino nei primi anni è stata positiva. Tante presenze, un ruolo diverso da quello del bomber assoluto e tanto sudore e lotta a servizio della rosa. Poi, complice anche un complicato infortunio al ginocchio, un lento e inesorabile declino. Un declino che nel 2021-2022 lo ha portato a svincolarsi a parametro zero.
Da allora, risale a marzo 2022 l’ultima partita ufficiale, Simone Zaza non solo non ha più trovato un ingaggio ma non ha proprio più giocato. Una realtà dura, amara da accettare ma una realtà fattuale. Una realtà che dopo un anno di stop, ha portato il centravanti della Basilicata ad iniziare a ipotizzare il ritiro dal calcio giocato.
Resta però sullo sfondo ancora una luce verso cui spingersi. Una luca che è rappresentata da due campionati. La Major League Soccer degli Stati Uniti e la Lega Professionistica dell’Arabia Saudita. Due campionati dove il calcio è a ritmi più bassi ma dove la voglia di emergere spinge gli investitori a cercare nomi. E Simone Zaza con l’esperienza in Azzurro i due Scudetti vinti e i tanti gol segnati in Serie A è ancora un nome appetibile. Se son rose fioriranno