Le nostre scelte influiscono molto sulle nostre vite, potendo stravolgere tutto in pochi e semplici passi. Passi, per l’appunto, ma perché?
Perché parliamo di passi? Perché oggi parliamo di quanto sia utile e importante camminare per la propria salute mentale e fisica. Un modo di vedere diversamente la propria giornata, la propria città, il proprio lavoro e la fatica fisica, qualcosa di misterioso che non coltiviamo mai, anzi. Un importante traguardo è proprio questo, quello di riuscire a tornare a faticare, nel modo giusto e sano, che muova tutto il nostro corpo e risvegli la mente da un intorpidimento sociale costante.
Sì, camminare fa bene. Quante volte il vostro medico e/o le persone vicine a voi velo hanno detto? Un disco rotto che ti fa passare la voglia di provare a cambiare la propria abitudine, la propria routine. Queste sono quotidianità che devono essere cercate, volute e costruite e non possono semplicemente essere imposte. Tutte le nostre azioni, le nostre scelte sono soggette ad una spinta personale, ad un motivo valido che faccia la differenza fra farlo e non farlo. Questa differenza ci mette davanti le scelte della vita e noi siamo qua anche per instillare il beneficio del dubbio.
Sicuramente possiamo confermare tutto quello che a livello sanitario e psicologico viene sostenuto; camminare aiuta il corpo a riallinearsi, permettendo una quotidiana attività fisica in grado di far circolare bene il sangue e permettere a tutto il corpo di non rimanere bloccato. Come vale per il nostro fisico, vale anche per la mente. Camminare significa prendersi del tempo per se stessi che è costituito dal tragitto che decidiamo di intraprendere. Un modo diverso per pensare, riflettere e affrontare quei demoni che ci accompagnano quotidianamente.
Il fattore psicologico è molto importante, non è da sottovalutare, soprattutto in tragitti lunghi che ci permettono di goderci la passeggiata. Ma perché non succede con i mezzi pubblici o in auto? Perché siamo sommersi di stimoli intrusivi e che richiedono attenzione continua. Pensiamo ad un autobus pieno, pensiamo ad una strada trafficata o all’orario perennemente soggetto a tutti tranne che alle proprie scelte. Scegliere di camminare significa sapere a che ora si parte e a che ora si arriva, sempre, permettendoci di godere al meglio l’attività, si a livello personale, svuotando la testa, sia a livello esperienziale.
Sì, esperienziale. Infatti, per quanto sicuramente dipende dove viviamo e che situazione sociale abbiamo attorno a noi, ma camminare significa entrare in contatto con l’ambiente che abbiamo attorno a noi. La possibilità di vivere la nostra città, le nostre strade, ritrovare commercianti e persone con le quali siamo cresciuti e che dalla macchina vediamo attraversarci le strisce pedonali, ma niente di più. Tornare in contatto con la città significa riprendere possesso dei propri spazi e della propria identità come cittadino della città, abitante di quel quartiere o di quel mondo.
Questo ci permette, quindi, di vivere il nostro ambiente in maniera diversa, quindi anche il contatto con le persone cambia. Cambia il modo di conoscere, vivere i vicini di casa, i commercianti e tutto quello che c’è attorno ad una città. Sembra poco, ma sommare la fatica giusta, la sensazione del tempo per se stessi, la leggerezza psicologica, la scoperta della città e il nuovo incontro con l’altro, sono tutti fattori che cambiano il nostro modo di vivere la giornata con molto più entusiasmo e serenità.
Se tutto questo non ci basta c’è anche un fattore economico importante. Per quanto il nostro tempo viene speso nello spostamento a piedi che ha sicuramente i suoi risvolti positivi e negativi, non saremmo più dipendenti dal denaro per poterci spostare. Saremmo dipendenti solo da noi stessi e dalle nostre gambe, risparmiando in benzina, abbonamenti e spostamenti di ogni altro tipo.
Ecco, quindi, tutti i motivi validi per iniziare questa buona abitudine per questo 2024, e tu? Sei pronto ad iniziare?