Nuova sfida di Samsung nel mercato degli “one more thing” che ci porta al nuovo Galaxy Ring, l’anello del futuro. Novità o progresso regolare?
Samsung cerca di colpire pesante e di non perdere l’opportunità che si è presentata davanti: la conquista di un nuovo mercato. Oramai da tempo sono usciti una serie di oggetti tecnologici che accompagnano l’uso del nostro telefono, sempre più parte di noi. Dal calcolo dei passi, ai valori vitali, alla velocità di lettura delle notifiche e di risposte. Un situazione che ci direziona sempre di più verso un obiettivo ben delineato: l’interdipendenza dalla tecnologia in un connaturarsi di aiuto e dipendenza.
Nomofobia. Una fobia nuova che è stata riscontrata in gran parte di noi nel rapporto tossico con il nostro cellulare. Di cosa stiamo parlando? Della paura di rimanere senza cellulare. L’ansia di sentirsi scollegati e perdersi il momento digitale che costituisce quella connessione continua che, in alcuni casi, invade gli spazi personali. Questa fobia si forma in una società che naturalmente spinge in una direzione nella quale la tecnologia ci accompagna nella nostra vita e punta, continuamente, a renderla sempre più semplice e utile ai nostri scopi. Così dallo smartphone le cose si sono evolute esponenzialmente.
“One more thing“, un mercato di oggetti che si aggiungono ai nostri cellulari per migliorarne ulteriormente le funzioni. Parliamo degli Smart Watch o, ancora, degli Smart Glasses e così via discorrendo con tutte attrezzature tecnologiche che costruiscono tutto l’apparato attorno al nostro smartphone. Samsung decide di approdare nel mercato con una novità pronta ad attirare l’attenzione di tanti e delle aziende “rivali“. Arriva il Samsung Galaxy Ring, presentato il 17 gennaio durante l’Unpacked.
Un anello che monitora il corpo e tutte le sue funzioni vitali. Utile per allenarsi, per monitorare il sonno e tutte le nostra attività quotidiane. Un elegante oggetto, meno invadente di un smart watch e molto più funzionale e comodo durante l’attività fisica. Una novità nel mercato degli “one more thing“, almeno è facile pensarlo. In realtà Samsung si è lanciata nella produzione, sicuramente più a portata, di un prodotto che ha già visto alcune idee realizzarsi nel mercato.
La prima idea che abbiamo visto crearsi, molto costosa sia nel suo acquisto che nel suo mantenimento, è stata l’Oura Ring. Progetto nato da un crowdfunding del 2015 che creò questa prima idea risultando, però, molto costosa. Insieme si ricorda l’Amazfit Helio e il Circular Ring Slim. In tutti questi progetti mancava una parte, sia nei costi sia nelle sue funzionalità, cosa che Samsung ha deciso di provare a fare, unendo tutti questi progetti in un’unica idea che vedrà il suo arrivo nei prossimi mesi. Ecco la storia del Samsung Galaxy Ring.