Mangiare assecondando i propri bisogni interni, può sembrare un modo sbagliato di agire ma questo sistema sta spopolando sempre di più
Parlando di alimentazione sono tantissime le strategie utilizzate ed i modelli alimentari che circolano in rete, soprattutto in questo momento in cui in tanti iniziano a pensare di rimettersi in forma in vista dell’estate. Difficilmente però abbiamo sentito di una dieta che si basi sul soddisfare i proprio bisogni, anche perché seguendo la nostra gola è davvero facile incorrere negli eccessi e minare la nostra forma fisica. Questo approccio è però utilizzatissimo anche se non proprio per promuovere la perdita di peso ma per lo più nel controllo di abitudini alimentari disordinate in soggetti che soffrono di disturbi alimentari, vediamo di cosa si tratta.
Il principio dietro l’alimentazione intuitiva è semplice e molto si può capire dal nome stesso, questo tipo di alimentazione, infatti, suggerisce di ribaltare tutti gli schemi ed agire secondo quello che il nostro corpo ci suggerisce. Se ci fermiamo a riflettere, infatti, molto spesso ci capita di mangiare più per abitudine che per fame, ma come si sa l’appetito vien mangiando e dunque una volta seduti a tavola cedere alle pietanze sotto i nostri occhi diventa semplicissimo.
Ascoltando il nostro corpo però in molti asseriscono che mangeremmo decisamente meno, se al primo accenno di fame mangiassimo uno spuntino di nostro gradimento, rovinando magari l’appetito per il pranzo, non sarebbe in questo caso un problema, basterebbe non pranzare e andare oltre, attendendo il prossimo cenno di fame. Secondo i dietologo pro-alimentazione intuitiva, la maggior parte delle volte siamo indotti a mangiare attraverso stimoli esterni al nostro corpo, stimoli che sono ciò che bisogna davvero evitare durante questo tipo di dieta.
Mangiare per situazioni sociali è uno dei motivi più comuni per cui ci si avvicina al cibo, riflettendo bene però molte persone potranno confermare che magari è da giorni e giorni che non ci si siede a tavola con quella fame che si dovrebbe avere, ma solo per abitudine. Controllare il proprio peso non basandoci su queste abitudini ma ascoltando il nostro corpo può dunque essere la via, certo è che difficilmente questo modello è applicabile in famiglia, dove fare collimare seguendo l’istinto e i bisogni di ognuno diverrebbe davvero molto complesso.
Durante un periodo di solitudine o in cui sia possibile comunque approcciare a questo modello si potrebbe però pensare di provare, ascoltare il proprio corpo, mangiare quando ci va, senza esagerare, prendersi il tempo per assaporare e non porre limite a quando mangiare è la via, e chissà che seguendola potremo scoprire che il nostro corpo è davvero una macchina perfetta in grado di regolare il nostro benessere se ascoltato in maniera profonda.