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Salute e Benessere

Crono-nutrizione: svelati gli orari in cui dovresti consumare i tuoi pasti

Quali sono gli orari migliori per consumare i pasti: i consigli degli esperti sulla base della crono-nutrizione, ecco di cosa si tratta.

Cosa è la crono-nutrizione: la risposta degli esperti – sportnews.eu

Le scelte alimentari influiscono sullo stile di vita. Per questo motivo, assume grande importanza non solo la scelta degli alimenti da mangiare ma anche l’orario in cui consumare i pasti. Nella società contemporanea ogni giorno nascono e si affermano nuove “mode”, che riguardano ogni campo delle abitudini umane comprese naturalmente le abitudini alimentari. Alla dieta chetogenica si è sostituito il digiuno intermittente che ha lasciato il posto nell’ultimo periodo alla crono-nutrizione. Ma cosa si intende con questa espressione?

Quali sono gli orari migliori per mangiare: tutto sulla crono-nutrizione

Quali sono gli orari migliori per consumare i pasti: i consigli dei nutrizionisti – sportnews.eu

Con “crono-nutrizione” si intende il regime alimentare che si fonda sull’assunzione di determinati alimenti in precisi momenti della giornata. La crono-nutrizione segue i ritmi della cronobiologia. Questo termine, dal greco χρόνος chrónos “tempo” e da biologia (“studio della vita”), indica una branca della biologia che studia i fenomeni periodici (ciclici) negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi solare e lunare.

I nutrizionisti consigliano di rispettare l’orario dei pasti per non assumere troppo peso e per mantenersi in salute. Gli esperti identificano nei comportamenti alimentari scorretti, insieme a fumo e alcol, i fattori primari di rischio per le malattie croniche più frequenti in Italia. Per questo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, si è impegnato affinché nelle scuole venga promossa l’educazione alimentare.

Per una dieta equilibrata, oltre all’assunzione giornaliera della giusta quantità di acqua, si consiglia di ridurre i grassi saturi provenienti da carni rosse, insaccati e formaggi. Si consiglia anche di rispettare i giusti orari dei pasti.

La colazione ad esempio dovrebbe essere consumata fra le 6 e le 8. L’orario del pranzo è tra le 12 e le 13, mentre quello della cena è tra le 18.30 e le 19.30. Secondo la maggior parte dei dietologi, infatti, l’abitudine di mangiare tardi la sera è nociva alla forma fisica in quanto di sera il metabolismo rallenta e di conseguenza anche la digestione.

Altri nutrizionisti sono di parere opposto. Secondo la dottoressa Silvia Migliaccio, specialista in Endocrinologia e Nutrizione umana e presidente della Società italiana di scienze dell’alimentazione, «Tutto inutile se non si adotta uno stile di vita sano ed equilibrato. Bene cenare presto, ma va bene anche dopo le 20: se si segue la dieta mediterranea e si pratica attività fisica, non c’è alcun rischio di ingrassare».

Migliacco prosegue spiegando che bisogna prestare attenzione non solo all’orario dei pasti ma anche «a cosa si mangia e alle quantità. La crono-nutrizione si occupa delle correlazioni tra il ritmo circadiano del nostro corpo e l’alimentazione. Il ritmo circadiano è coordinato dall’orologio biologico interno e regolato dalla luce solare. In particolare, vi è un ormone – la melatonina – che ha un picco notturno mentre il cortisolo ha un picco mattutino».

In base ai ritmi giornalieri, le persone vengono distinte in “allodole” e in “gufi”, con un richiamo metaforico al mondo animale e alle sue abitudini. La dottoressa spiega infatti che: «Alcuni studi suggeriscono che il ‘cronotipo gufo’, che quindi mangia più tardi la sera, ha maggior rischio di aumentare peso rispetto a coloro che appartengono al ‘cronotipo allodola’, che si svegliano prima e consumano i pasti nella prima parte della giornata – sottolinea Migliaccio – L’alterazione dei ritmi circadiani è collegata a un’alterazione della ritmicità di questi ormoni. Nella stessa maniera possiamo parlare di una ritmicità dei pasti, cioè prima colazione, pranzo e cena (eventuali spuntini)».

Elisabetta Guglielmi