A 48 anni di distanza dall’ultima volta un tennista italiano ha vinto un titolo Master, è accaduto a Jannik Sinner agli Australian Open 2024 ed uno dei primi pensieri è stato per il suo modello di sempre Roger Federer
Era dei tempi in cui Adriano Panatta faceva impazzire le tribune del Roland Garros di Parigi, anno domini 1976, che un tennista italiano non vinceva un titolo del Grande Slam. Oggi questo gap è stato colmato. Domenica 28 gennaio l’altoatesino Jannik Sinner ha trionfato all’Australian Open battendo in finale, dopo una clamorosa rimonta da 0-2 a 3-2 il russo Daniil Medvedev.
Un’impresa storica, epica, un’impresa di cui fra venti anni ricorderemo il colore e il sapore pensando a dove eravamo e con chi eravamo mentre accadeva. Ma la sensazione prevalente è che questa vittoria, in un torneo del Master, sia solo la prima di una lunga serie. E che il tennista italiano sia destinato a diventare presto il Numero Uno del ranking ATP mondiale. E di rimanerci a lungo.
Quello che sarà il futuro lo potrà dire solo lo svolgimento dei fatti ma, ad oggi, una certezza l’abbiamo chiara. Ovvero chi è il modello di cui Sinner vuole ricalcare le orme.
La nuova vita di Roger Federer, il modello di Sinner
Parliamo, ovviamente, di Roger Federer il tennista svizzero classe 1981 a cui il “rosso” di San Candiano dice apertamente di ispirarsi. Non è un caso che in una delle prime interviste rilasciate dopo il trionfo ha fatto riferimento al suo gioco, alla sua testa, alla sua classe, alla sua voglia di essere il Numero Uno. E Federer Numero Uno lo è stato tanto e per davvero.
Non si arriva per caso a vincere sei Australian Open, un Roland Garros, otto Wimbledon e cinque USA Open. Per non tacere dell’oro alle Olimpiadi del 2012 e dei sei trionfi alle ATP Finals. Non si arriva per caso a giocare a livelli altissimi fino ai 41 anni. Il ritiro di Federer è datato 25 settembre 2022. Ritiro che è stato fonte di ispirazione e commozione per molti, a partire da Sinner, convinti di aver perso un mostro sacro del tennis.
Mostro sacro che però, per sua stessa ammissione, ha ripreso la vita normale. Una vita fatta di allenamenti in palestra per mantenere la forma, di spazio dedicato ai figli e tutto sommato di pochissimo tennis. Uno sport che una volta terminato l’agonismo, e al massimo livello, è più piacevole da guardare che da praticare. Soprattutto se c’è da guardare Jannik Sinner il primo vero erede di Federer