Hai mai sentito parlare delle cosiddette apnee notturne? Fai molta attenzione se ne soffri, le conseguenze sono queste
Come tutti noi ben sappiamo di certo, l’importanza e la rilevanza di un corretto ciclo del sonno è a dir poco fondamentale per tutti noi e soprattutto per la nostra salute. Solo, infatti, con una buona dormita e soprattutto regolare, possiamo dare equilibrio, rilassatezza e soprattutto rigenerazione al nostro corpo dopo e prima di una giornata impegnativa.
Nonostante, dunque, l’importanza di un corretto sonno nel corso della notte, spesso possono essere numerosi i fattori che possono ostacolarci e dunque rendere il nostro sonno più inquieto, irregolare e anche frammentato. Uno di questi, nello specifico, è quello delle cosiddette apnee del sonno: ma di cosa stiamo parlando? Continuate a leggere per scoprirlo insieme a noi.
Una prima cosa molto importante è che in realtà non bisogna in alcun modo prendono sotto gamba e dunque sottovalutare la possibile insorgenza di queste cosiddette apnee notturne. Secondo alcuni studi recenti ma sempre più numerosi, infatti, questo specifico fenomeno può avere ben due tipologie di conseguenze per quanto riguarda la nostra salute: la prima per quanto riguarda l’insorgenza di malattie cardiovascolari, la seconda invece per una possibile correlazione cognitiva e l’insorgenza di deficit. Ma cerchiamo di scoprire di più su quali sono i rischi a cui andiamo incontro.
Innanzitutto, quando parliamo di apnee notturne facciamo riferimento a dei fenomeni di carenza di ossigeno che possono verificarsi nel corso delle notti e avere delle importanti ripercussioni anche sulla nostra attività diurna. Ma, anche, interferire con i geni del giorno, dunque ad esempio quelli del nostro orologio biologico. Nello specifico, è emerso che le aree di maggiore interesse di questi cambiamenti sono quelli del polmone, del cuore, del fegato e del cervello. Ma a cosa possiamo andare incontro dunque?
La manifestazione delle apnee notturne è proprio quella di un disturbo respiratorio con episodi ripetuti totali o parziali caratterizzati proprio dalla ostruzione delle vie respiratorie, con conseguente diminuzione di ossigeno del sonno. Oltre al fenomeno dei micro risvegli frequenti, però, altre conseguenze molto importanti possono riguardare un maggiore rischio di demenza.
O ancora un segno precoce di Alzheimer, problemi di memoria e soprattutto volumi inferiore del lobo temporale mediale del cervello, tra cui anche l’ippocampo. Tutto ciò, dunque, ha portato a considerare la possibilità che le apnee notturne possano avere delle ripercussioni molto significative sulle capacità cognitive di una persona, arrivando persino a velocizzarne la degenerazione nervosa. Insomma, com’è possibile vedere, non è mai opportuno sottovalutare proprio i deficit del sonno.