Chi è il fratello del campione di tennis Jannik Sinner: la storia di Mark ha conquistato il cuore degli italiani.
Nonostante la grande notorietà derivata dai suoi successi nel tennis, Jannik Sinner mantiene una grande riservatezza sulla sua vita privata e sui suoi famigliari. I genitori del tennista italiano hanno sempre condotto la loro vita lontani dalle luci della ribalta. E nello stesso massimo riserbo vive il fratello di Jannik, Mark. Intervistato per la prima volta nei giorni scorsi, Mark ha espresso tutto la sua vicinanza a Jannik, del quale è molto orgoglioso ma il cui successo non lo ha minimamente cambiato. «Sono felice dei risultati che Jannik sta ottenendo», racconta Mark aggiungendo che lo segue «tutti i giorni. Ma io ho la mia vita ed è rimasta uguale a prima. La popolarità non ci ha affatto cambiato».
Mark Sinner: l’intervista al fratello del campione di tennis italiano
Mark è nato in Russia nel 1998. Adottato da Siglinde e Hanspeter Sinner, è arrivato in Italia all’età di nove mesi. Tre anni dopo, il 16 agosto 2001, i genitori adottivi hanno dato alla luce Jannik. Così racconta Mark nell’intervista rilasciata al quotidiano Alto Adige: «Sono nato in Russia 25 anni fa, a Rostov per essere preciso, ma mi portarono in Italia quando avevo appena 9 mesi. Di fatto è come se fossi qui da sempre».
Mark lavora oggi come istruttore dei vigili del fuoco a Vilpiano, una frazione del comune di Terlano a pochi chilometri da Bolzano, in Alto Adige. Nell’intervista Mark ha raccontato: «Lavoro alla scuola provinciale antincendio a Vilpiano, dove sono istruttore dei vigili del fuoco. Faccio quello che ho sempre voluto fare, sulla base degli insegnamenti dei miei genitori: ci hanno spronato a impegnarci, nello studio, nello sport e nel lavoro. Ma senza pressioni. Ci dicevano: “Se avete voglia andate avanti, altrimenti lasciate stare e dedicatevi ad altro”. Non si permettevano di decidere per noi. Forse questa è stata la vera forza che ha permesso a mio fratello di sfondare».
Per Mark «La vera forza» di Jannik deriva dai genitori che non gli hanno mai messo pressione. Nonostante Jannik sia partito per Bordighera, in provincia di Imperia in Liguria, quando aveva solo tredici anni, il legame tra i due fratelli è molto forte. Il loro rapporto è definito, dalle parole di Mark, come «Normale, immagino come quello della maggior parte dei fratelli. Capitava che litigassimo chiaramente, ma facevamo pace subito. Giocavamo a tennis, ci provavo almeno. Per qualche anno sono riuscito a tenergli testa, poi lui ha spiccato il volo ed era impossibile anche solo scambiarci. In campo, come fuori, lui è sempre stato un ragazzo molto calmo. Come mamma e papà del resto».
Ogni volta che Jannik torna a casa per Mark è una gioia immensa: «Ma quando torna è bellissimo: facciamo delle passeggiate in montagna, con i miei e i suoi amici, tutta gente del posto. E quando possiamo giochiamo anche a golf. Ogni settimana dell’anno è impegnato tra allenamenti e tornei, perciò cerchiamo di tenerci aggiornati al telefono quasi quotidianamente». Jannik è sempre stato supportato dalla sua famiglia e sicuramente lo sarà anche oggi che si prepara oggi alle finali degli Australian Open.