Secondo uno studio USA la longevità è a portata di mano, se si seguono questi comportamenti in età adulta
Fin dai tempi più remoti, uno dei grandi obiettivi dell’uomo è trovare l’elisir di lunga vita. La longevità è sempre stata la meta assoluta dell’umanità. È vero che in certi casi una predisposizione naturale è fondamentale, tuttavia ormai l’orizzonte di vita si sposta sempre più in avanti, grazie a tanti piccoli accorgimenti e ritrovati che, applicati con costanza, sono di comprovata efficacia.
Infatti, a differenza di quanto accadeva anche appena due generazioni fa, la scienza ha fatto progressi enormi nel riconoscimento di tante malattie e soprattutto nella loro prevenzione, allungando le prospettive di vita. Inoltre siamo subissati di messaggi circa l’importanza di mangiare bene e di non fare una vita sedentaria. Insieme a queste altre abitudini, potremo vivere sani e, soprattutto, a lungo.
Grazie ad uno studio statunitense sono state indicate con precisioni quali sono le abitudini in grado di giovare all’essere umano. Lo si deve al Dott. Xuan-Mai Nguyen, specializzato in scienze della salute. Il dottor Nguyen collabora con il Million Veteran Program presso il VA Boston Healtcare System.
Lo studio ha tenuto sotto osservazione la routine di un gruppo di 700 mila ex militari statunitensi che hanno prestato servizio all’estero. Nello specifico il Dott. Nguyen ha mostrato che avere una routine sana sui 40 anni può rendere una persona più longeva di circa 24 anni di vita, ma anche averne una tra i 50 e i 60 anni può allungare la vita di circa 18-21 anni. E quali sono le abitudini più impattanti?
Innanzitutto, fare attività fisica. Trovare trenta minuti al giorno per fare una sana camminata può arrivare a ridurre di circa il 46% il rischio di decesso in generale. Ma anche evitare le droghe ha un impatto fortissimo: evitare gli oppioidi può arrivare a ridurre il rischio di morte di circa il 38%. Sulla stessa riga, evitare il tabagismo riduce il rischio di morte del 29%. Gli effetti sul fisico? Incredibili!
Una delle tossicità più dure da arginare è lo stress. A lungo si è ritenuto che avere una vita piena, quasi frenetica, fosse sinonimo di successo. Ora che invece gli effetti disastrosi dello stress sul sistema immunitario e su altri aspetti dell’organismo sono riconosciuti, è importante rispettare i propri ritmi e avere cura della propria salute mentale. Una vita senza stress riduce il rischio di morte del 22%
Mens sana, quindi, ma sempre in corpore sano. E mangiare bene è la base. Un’alimentazione sana può ridurre il rischio di morte generica del 21%. Le caratteristiche di un regime alimentare efficace sono risapute da tempo. Innanzitutto una dieta eterogenea, ricca di verdura e di frutta senza fare questi errori. E ricordandosi sempre di non esagerare con le carni rosse.
Contestualmente, un bicchiere di vino ogni tanto può far bene. Ma se riusciamo a non superare il limite di 4 bevande alcoliche nell’arco della nostra giornata, allora avremo ridotto il rischio di morte del 19%. Tuttavia, se vogliamo un’efficacia totale e mantenere un livello ideale per ridurre ogni rischio, è sempre meglio evitare del tutto ogni bevanda alcolica.
Infine due aspetti a volte poco considerati e che invece il Dott. Nguyen ha sottolineato nel suo studio. Il primo è l’importanza di avere un sonno sereno e regolare, di circa 7-9 ore a notte, così da ridurre del 18% il rischio di morte. Magari con questi suggerimenti. Infine, avere una socialità attiva e serena. Se nella nostra vita abbiamo relazione sane e positive, il nostro rischio di morte si ridurrà del 5%.