Un allenamento completo prevede sia l’attività aerobica che il sollevamento pesi: il cardio va fatto prima o dopo i pesi?
Approcciare l’attività fisica nel modo giusto, consapevoli di come andremo a lavorare, e soprattutto di come lavorerà il nostro corpo, potrebbe ottimizzare la riuscita dei nostri allenamenti. Per raggiungere gli obiettivi nel minor tempo possibile, infatti, dobbiamo conoscere almeno in parte il funzionamento dei muscoli e del metabolismo.
Poniamo l’esempio di un atleta che voglia acquisire massa muscolare: nel suo caso il sollevamento pesi sarà fondamentale, mentre un tipo di attività aerobica e di lunga durata, ad esempio il nuoto o la corsa, potrebbe passare in secondo piano. Chi vuole dimagrire, invece, ha bisogno di un tipo di allenamento più vario, fatto sia di step aerobici che anaerobici.
Nel corso degli anni, tuttavia, si è teso a pensare che cardio e pesi non possano andare di pari passo e che una sessione di allenamento debba necessariamente concentrarsi sull’una o altra tipologia di attività. Eppure non è così, come dimostrano numerosi studi scientifici. Volendo conciliare sollevamento e cardio, però, quale parte dell’allenamento dovremmo fare prima e quale dopo? E qual è la scelta migliore per mantenerci in forma più a lungo?
In un certo senso si pensa che fare i pesi come primo step possa ridurre il rischio di infortuni: i muscoli già affaticati da una sessione di cardio, infatti, potrebbero non reagire bene sotto sforzo. Ma un discorso simile si potrebbe fare anche andando a invertire l’ordine cardio-pesi/pesi-cardio.
La risposta definitiva, per fortuna, arriva dalla scienza e più nello specifico da uno studio effettuato dal dottor Marcus Moberg e pubblicato sulla rivista scientifica Nature. L’esperimento parte dalla necessità di conciliare cardio e sollevamento ma indirizza i due tipi di sforzo verso aree diverse del corpo, dunque pesi per la parte alta e cardio per le gambe.
I ricercatori hanno dunque sottoposto 8 uomini a sessioni di allenamento diversificate: dapprima per il potenziamento di braccia e spalle e bicicletta ad alta intensità in due momenti diversi; poi hanno invece abbinato prima un intenso lavoro cardiovascolare a intervalli in bicicletta per allenare le gambe e, successivamente, il workout di sollevamento per le braccia.
I risultati sono stati strabilianti: effettuando una serie di biopsie sul tessuto muscolare dei soggetti, infatti, gli scienziati hanno constatato la presenza di marcatori di miglioramento sia dell’attività cardiovascolare che della forza muscolare. Sottoponendosi a un allenamento pesi-cardio che sia indirizzato a due aree distinte del corpo, dunque, si può affermare che la successione cardio-pesi sia la più efficace.