Triste notizia quella spuntata ieri, relativa alle condizioni di salute di Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio Campione d’Italia
Tutto il mondo del calcio e dello sport in generale, vive con profonda tristezza le notizie che Sven Goran Eriksson ha rivelato ieri riguardo le sue condizioni di salute.
Un uomo pacato, gentile e mai nervoso che ha saputo vincere e portare un gioco innovativo nelle squadre in cui ha allenato. I tifosi della Lazio, in special modo si ricorderanno della stagione 1999-2000 quando i biancocelesti al fotofinish ottennero il loro 2° scudetto della storia.
Ma è un dramma, quello del tecnico svedese che coinvolge anche altri paesi, come l’Inghilterra, di cui fu commissario tecnico ed il Portogallo, dove ha allenato il Benfica una trentina di anni fa.
La confessione di Eriksson: “Ho un anno di vita”
Ci vuole davvero un grande coraggio per confessare il proprio stato di salute e dirlo in modo tranquillo, pacato ed anche elegante come ha fatto il 75 allenatore svedese Sven Goran Eriksson che in una recente intervista ad una radio del suo paese ha dichiarato il suo grave stato di salute:
“Ero sano, andai a fare un normale controllo medico in ospedale e mi dissero che ebbi un ictus. Poi da un momento all’altro svenni, crollai e fui ricoverato. Dopo questo consulto ci furono ulteriori aggiornamenti e mi dissero che avevo un tumore in stato terminale”.
Parole che colpiscono quelle dell’ex allenatore di Fiorentina, Roma e Lazio che ammette: “Eppure prima che mi scoprirono questa malattia, andai a correre per 5 chilometri. Pensavo di stare bene, purtroppo non è così. Non avverto dolori, i medici però mi hanno detto che questa è una malattia che si tenta di rallentare non di sconfiggere definitivamente”.
“Mi resta un anno di tempo da vivere con questo male che adesso fa parte della mia vita. I medici mi hanno confermato che è inutile operare.”
Eriksson mostra serenità alla Radio svedese P1: “So che non devo pensarci, devo trovare il modo per ingannare la mia mente. Se mi fermo a pensare soltanto a questo tumore al pancreas rischio di cadere in depressione. L’importante è trovare i lati positivi della mia vita, che mi hanno sempre accompagnato”.
Sven Goran Eriksson, con la Lazio non ha vinto soltanto lo Scudetto, ma anche una Supercoppa Italiana, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea contro il Manchester United di Alex Ferguson.
4 anni indimenticabili per lo svedese, che riuscì anche ad arrivare nel 1990 in finale di Coppa dei Campioni con il Milan di Arrigo Sacchi, da allenatore del Benfica e venne sconfitto per 1-0.
La vicinanza di tutto i mondo del calcio si è avvertita in pochi attimi in special modo da chi ha vissuto insieme ad Eriksson i migliori momenti della propria carriera.