È definitivamente arrivato il periodo delle arance italiane, ma sono davvero salutari anche per chi ha la glicemia?
Bere una sana spremuta di arancia è senza dubbio uno dei modi migliori per iniziare la giornata, soprattutto in questo periodo in cui il carico di Vitamina C contenuto in questi frutti può aiutarci a rinforzare il sistema immunitario e combattere i malanni stagionali. In molti però si chiedono se usare questo elisir invernale sia davvero la scelta adatta per tutti, in particolare per coloro che soffrono di diabete. In Italia sono moltissime le persone in questa condizione e per loro l’attenzione a tavola è senza dubbio da tenere ad un livello superiore, soprattutto quando si parla di frutta visto che molta di questa contiene quantità di zuccheri non indifferenti, ma le arance fanno parte di questa categoria oppure possono essere gustate in tranquillità?
Arance e diabete, un connubio possibile ma senza esagerare!
Chi ha la glicemia alta è costretto a prestare molta attenzione a ciò che mangia, in particolare riguardo la frutta, considerando che le arance contengono dosi abbondanti di zuccheri si può quindi pensare che per chi soffra di diabete questo frutto sia da evitare, la verità però è diversa da così. Le arance contengono infatti zuccheri facilmente assimilabili nella quantità di circa 9,3 grammi ogni 100 g di prodotto, pur avendo questa caratteristica però le arance mantengono lo status di alimenti dal basso indice glicemico.
Gli zuccheri contenuti nelle arance, se assunti senza esagerare, non fanno innalzare velocemente il livello di zucchero nel sangue, quindi la glicemia. Il merito di tutto questo è dato dalla presenza abbondante di fibre all’interno del frutto, in particolare di pectina, una molecola che rallenta l’assorbimento dello zucchero. Chi ha la glicemia o il diabete può dunque consumare arance, certo è che non bisognerà esagerare, una o due arance al giorno sono la dose massima consentita, tenendo a mente che anche la varietà scelta può incidere parecchio su queste quantità.
Per chi soffre di glicemia alta è preferibile evitare il tipo di arance detto “sanguinello“, visto che questa varietà possiede più zuccheri rispetto ad esempio al classico Tarocco. Un altro sistema formidabile da imparare per mantenere bassi i livelli di zucchero nel sangue è quello di scegliere bene gli abbinamenti, scegliere di consumare le arance all’interno di un pasto, infatti, ritarderà ulteriormente l’assorbimento degli zuccheri e aumenterà la produzione di acidi grassi a catena corta, facilitando la secrezione del peptide YY e del glucagone, due fattori endocrini in grado di mediare la sensibilità e la secrezione dell’insulina.
Consumare arance e agrumi è infatti importantissimo vista la concentrazione di minerali che questi frutti contengono al loro interno, per non parlare della Vitamina C, della Vitamina A e della meno conosciuta beta-criptoxantina, un carotenoidi che partecipa alla colorazione del frutto e che funge da formidabile antiossidante per il nostro organismo.
Più che una mela al giorno, dunque, è un’arancia che soprattutto in questo periodo può togliere il medico di torno, anche chi soffre di diabete può dunque sfruttare tutti i benefici di questo frutto, solo operando qualche accortezza in più a tavola e sempre consultando magari prima il proprio medico di base.