Se Max Verstappen detiene dei record quasi insuperabili, Sergio Perez è l’opposto e pesa per le casse della Red Bull.
Max Verstappen, 26 anni ha vinto 3 Mondiali consecutivi e parte come favorito anche per la prossima stagione, nel mondiale di Formula 1.
Su 22 gran premi l’olandese ne ha ottenuti 19, lasciando 2 trionfi al compagno, il messicano Sergio Perez ed allo spagnolo della Ferrari Carlos Sainz a Singapore.
Poi è stata una totale dittatura dell’olandese, che ha registrato risultati che saranno molto difficili da far ripetere per i prossimi piloti. Ma c’è un particolare negativo per la Red Bull: se Verstappen è un vanto, non è lo stesso per quanto riguarda Sergio Perez.
Sergio Perez, nello scorso mondiale era partito con i favori del pronostico: il messicano infatti vinse le prime due gare del Mondiale di Formula 1. Ma fu solo un’illusione: nella scuderia della Red Bull, il suo compagno è Max Verstappen che dopo le due vittorie del “Checo” decise di dominare.
Intanto, le gare di Perez non sono state del tutto perfette: tutti sbagliano e tutti i piloti rischiano di sbagliare e recare danni alle proprie vetture. Ma il messicano rientra tra quelli che prendono il nome di “sfasciacarrozze”.
Infatti in questa particolare classifica Sergio è al terzo posto per danni alle auto per una cifra pari a 3 milioni di dollari. E chi paga? La Red Bull, che non è del tutto soddisfatta di questi frequenti incidenti. Milton Keynes purtroppo deve registrare questi record dei due suoi piloti totalmente opposti. Max Verstappen invece è costato alla scuderia anglo-austriaca “solo” 369 mila euro.
In questa classifica in cui i piloti distruggono le proprie monoposto, ci sono Carlos Sainz della Ferrari e Logan Sargeant della Williams. Un piccolo riferimento va fatto in special modo a Carlos Sainz, dopo l‘episodio che avvenne ad Abu Dhabi, quando Carlos passò passò su un tombino che sfasciò la parte inferiore della Ferrari.
Oltre al danno anche la beffa: la Rossa dovette pagare la sanzione della FIA ed i danni dovuti al passaggio su quel pericoloso tombino. Carlos Sainz ottenne un ottimo secondo posto nelle qualifiche, ma venne scalato di 10 posizioni in partenza.
Tornando a Perez, la Red Bull è ancora dubbiosa se rinnovare il contratto al messicano, che potrebbe cominciare la prossima stagione senza un futuro sicuro. Ci sono scuderie sulle orme del messicano, che vorrebbe però avere rassicurazioni per il 2024.