Il campione portoghese è già un mito in Arabia Saudita e si è reso protagonista con un gesto di grande fair play
Cristiano Ronaldo ha nel suo curriculum 5 palloni d’oro e tanti trofei che se staremo ad elencarli oggi ci vorrebbe mezza giornata per ricordarli.
Gli manca solamente la Coppa del Mondo con il suo Portogallo a quasi 40 anni. Ma col fisico che si ritrova e la voglia di un ragazzino, perché non provarci? In terra araba è stato subito accolto come un re e il marketing dell’Al Nassr vola grazie alle vendite della sua maglia.
Ma questa volta si è reso protagonista di un grande gesto, che possa essere d’esempio a tanti nuovi calciatori.
Il fair play di CR7
Si sta giocando la partita di Champions League asiatica tra l’Al Nassr e il Persepolis, team iraniano che va a far visita ai sauditi. Dopo appena due minuti di gioco, con una delle sue solite incursioni in area Cristiano Ronaldo cade a pochi metri di distanza dal portiere e l‘arbitro cinese subito indica il dischetto per il calcio di rigore.
Cristiano si alza e col dito ammette che non è stato toccato e che il rigore non c’è. L’arbitro, prima di prendere la decisione ufficiale, consulta il Var e cambia idea. Solitamente si viene ammoniti per simulazione, ma l’onestà del campione portoghese evita questa punizione.
Applausi da parte dello stadio e dei rivali in campo che apprezzano il gesto di sportività di CR7.
I gesti di fair play nel calcio
Tutte le massime organizzazioni calcistiche dalla FIFA alla UEFA hanno davanti ai loro loghi la scritta Fair Play, che in poche parole sintetizza il rispetto e l’onestà in campo.
Purtroppo quante volte gli arbitri non riescono ad accorgersi di calciatori furbetti che simulano o chi appena viene toccato sviene come se fosse stato colpito da un fulmine. Ma con la tecnologia e con l’uso del Var, probabilmente sarà meno possibile.
In precedenza sono tanti gli episodi di fair play che verranno ricordati: come quello di Paolo Di Canio, quando giocava in Premier League con la maglia del West Ham. Si giocava contro l’Everton e Di Canio aveva la possibilità di segnare a porta vuota, si accorse che il portiere dei Toffees era a terra contuso e fermò il gioco.
Ricevette applausi ed il premio a fine anno come calciatore più sportivo.
Oppure nella partita di serie A tra Roma e Messina, nel 2006 quando l’ex centrocampista giallorosso Daniele De Rossi, segnò di mano. L’arbitro convalidò ma De Rossi subito corse dal direttore di gara ammettendo la sua irregolarità.