Chi soffre di pressione alta sa di dover prestare attenzione alla propria dieta, ad esempio riducendo il sale. Cosa mangiare in questi casi?
L’ipertensione è una condizione patologica che si presenta quando la pressione del sangue nelle arterie si discosta dai valori ottimali. Nello specifico si può parlare di 3 livelli di ipertensione, dal più lieve al più grave, che interessano sia quella sistolica che quella diastolica. In generale si può affermare che una pressione ottimale si trova nel range di 75-80 per la minima (sistolica) e 115-120 per la massima (diastolica).
Tutto ciò che supera questi valori può rientrare nella definizione di ipertensione e necessita di particolari attenzioni per poter rientrare in condizioni ottimali. Sulla pressione sanguigna influiscono fattori sia esogeni che endogeni: la dieta è uno degli elementi che possono influire di più sull’alterazione dei valori. Basti pensare che tra le cause principali dell’ipertensione si può annoverare il consumo di sale.
Alimentazione e pressione alta: come mangiare per tenere sotto controllo la situazione
Ma non solo! Secondo gli esperti, seguendo un’alimentazione consona si può tenere sotto controllo la pressione sanguigna e soprattutto prevenire un peggioramento della situazione. Esistono due regimi alimentari che si possono considerare adatti in caso di ipertensione:
- la dieta mediterranea;
- la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension).
Scopriamole insieme.
Nel caso di dieta mediterranea si fa riferimento a un regime alimentare generalmente povero di grassi saturi, zuccheri e alcolici, che predilige verdure, legumi, pesce, carni bianche e più in generale alimenti freschi e poco lavorati a livello industriale. Secondo alcuni si tratta più di uno stile di vita più che di una semplice dieta, diffuso soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo da cui, appunto, prende il nome.
DASH e dieta mediterranea: differenze e punti in comune
La dieta DASH, invece, fa riferimento a regimi alimentari specificamente pensati per ridurre l’ipertensione, messi a punto dal National Heart, Lung, and Blood Institute dell’Istituto Nazionale per la Salute degli Stati Uniti (NIH). Come la dieta mediterranea, anche il DASH predilige alimenti poco raffinati, ma sconsiglia del tutto il consumo di alcolici e zuccheri, che sono invece tollerati in piccole quantità nella prima.
A ciò bisogna aggiungere un altro elemento: la dieta DASH pone particolare attenzione sull’apporto di potassio, magnesio e calcio, considerati antagonisti del sale e in grado di contrastarne gli effetti ipertensivi. In ultima analisi si potrebbe affermare che il DASH sia più rigido della comune dieta mediterranea, per il semplice fatto che si tratta di un protocollo pensato allo scopo specifico di ridurre l’ipertensione e non di un regime alimentare basato su ragioni fondamentalmente geografiche e culturali.
Attività fisica aerobica: gli esercizi anti ipertensione
Infine è bene aggiungere che nel caso di ipertensione possono essere numerosi i fattori di influenza, così come possono essere altrettanto numerosi gli approcci per risolvere o tenere sotto controllo la situazione. L’uso di alcuni farmaci o sostanze, ad esempio, può aumentare la pressione arteriosa: liquirizia, spray nasali, cortisone o pillola anticoncezionale ne sono alcuni.
L’attività fisica, invece, può avere effetto benefico sulla situazione: secondo le raccomandazioni del documento di consenso dell’ESC è bene prediligere l’esercizio aerobico; con attività quali camminare, correre, nuotare o andare in bicicletta.