Una Laura Pausini che è sempre sulla cresta dell’onda non dimentica i suoi inizi ed una persona in particolare che l’ha resa una cantante di successo.
Laura Pausini, da più di trent’anni, è entrata nel gotha del panorama musicale italiano. Tra i primissimi cantanti che vengono in mente a tutti noi ed anche a milioni di fan all’estero c’è proprio il nome della 49enne interprete di decine di hit di successo internazionali. La faentina è stata la prima artista italiana in assoluto, tra uomini e donne del nostro Paese, ad avere vinto un Grammy. Che nella musica è il corrispettivo del Premio Oscar per il cinema.
In carriera Laura Pausini ha venduto più di 75 milioni di dischi, e c’è ancora tanto altro da fare e da cantare. Per quanto riguarda la sua vita privata è tutto un sogno allo stesso modo della carriera. Dopo 18 anni di unione, a marzo del 2023, lei ha sposato Paolo Carta, che è anche il suo produttore artistico e chitarrista ed al quale ha dato la figlia Paola nel febbraio del 2013. È una vita da favola quella della interprete de “La solitudine”.
Laura Pausini, come è diventata famosa
Nulla sarebbe stato così, con tutta probabilità, senza la presenza di una persona che ad un certo punto ha fatto la differenza nella sua vita. Parlando al quotidiano “La Repubblica” di tutto quello che le è accaduto di significativo da quando era una ragazzina alle prime armi con il microfono, Laura Pausini non ha mancato di fare il nome del suo mecenate. Si tratta di un personaggio pubblico molto famoso e molto benvoluto.
E fu quest’ultimo il primo ad avere creduto tantissimo in lei, più di tutti, più di chiunque altro. Fu questa persona ad avere intuito che “La solitudine” sarebbe diventata un successo senza barriere, come poi in effetti è successo. Da quel febbraio del 1993 per la Pausini è stato tutto un crescendo, senza mai un calo di popolarità ed anzi, con sempre più traguardi, premi e riconoscimenti ottenuti e con un amore da parte dei fan che ha superato pure i confini d’Italia.
Chi l’ha fatta conoscere all’Italia e poi al mondo
Infatti Laura è amatissima anche all’estero, ed in particolar modo in America del Sud. Però lei lo ha sottolineato con forza: senza Pippo Baudo tutto quanto di bello c’era stato in questi tre decenni non sarebbe stato possibile. In qualità non solo di conduttore ma anche di direttore artistico del Festival il buon Pippo seguiva costantemente tutti i cantanti in gara, soprattutto i più giovani.
E dava loro consigli su come muoversi e su come impostare la loro performance, per conferire alla esibizione un maggior carisma. Di talenti Baudo ne ha scoperti, e senza dubbio Laura Pausini rappresenta la sua stella più luminosa. Amadeus per il Festival di Sanremo 2024 aveva pensato a lei e l’aveva chiamata, ma la cantante ha dovuto dire di no: sarà in tour proprio in concomitanza con la kermesse canora dell’Ariston.