Secondo molti la frutta secca è da evitare in regime dietetico. Si tratta di una credenza sbagliata perchè, se assunta nelle giuste dosi, può rappresentare una risorsa.
In passato uno degli alimenti più demonizzati, soprattutto se si era in un regime restrittivo calorico, e quindi in una situazione di dieta restrittiva, era sicuramente la frutta secca. Ciò era dovuto principalmente al fatto che circa 100 grammi di frutta secca contengono un’altissima quantità di calorie superiore a 500. Ora, però, le cose sono cambiate.
Con il tempo questa credenza è andata a scomparire. Ora la frutta secca viene vista, a ragione, come un elemento molto importante all’interno di una dieta sana equilibrata e soprattutto completa. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire nel dettaglio quali sono le dosi consigliate per non ingrassare e vanificare tutte le fatiche.
Quali sono i benefici derivanti dal consumo di frutta secca
La prima cosa di cui tenere conto è che ce ne sono tantissime di varietà di frutta secca: pistacchi, noci, mandorle e anche anacardi. Questi alimenti, se assunti nella giusta proporzione (circa 20, massimo 30, grammi al giorno) possono apportare notevoli benefici all’organismo.
Infatti la frutta secca è ricca di selenio e magnesio che sono indispensabili per mantenere la concentrazione e, quindi, il consumo è consigliato agli studenti per mantenere la concentrazione oppure durante per chi deve affrontare una giornata di lavoro.
Benefici della frutta secca non finiscono qui. Sono ricchi anche di potassio, oltre che di magnesio, diminuendo anche il senso di stanchezza. Sono una buona fonte anche di calcio e, non a caso, il consumo è consigliato anche per combattere l’osteoporosi.
Alleato nella lotta contro i radicali liberi
Essendo anche ricca di antiossidanti come grassi polinsaturi, oppure flavonoidi, la frutta secca può essere considerata un ottimo alleato per combattere i radicali liberi e, quindi, scongiurare la formazione di cellule tumorali, ma anche per ringiovanire la pelle e donare molto più collagene ed elasticità alla pelle.
Oltretutto è ricca anche di fibre, che vanno a migliorare sicuramente il transito intestinale in modo da andare a eliminare più semplicemente tossine e scorie. All’interno della frutta secca, si trovano anche dei grassi buoni come, per esempio, gli omega 3.
Grassi che hanno un’azione protettiva nei confronti del cuore e diminuiscono notevolmente il rischio anche di ictus e infarto. Aiutano anche nella sindrome premestruale, riducendo quel senso di stanchezza oppure quei tipici dolori premestruali. Per fare un esempio pratico, per ottenere tutti questi benefici, bisogna mangiare quotidianamente un massimo di 5-6 noci. La giusta quantità di frutta secca dipende anche dal peso.