Quanti caffé è possibile prendere al giorno? Non è che troppo facciano un po’ male? Chi è capace di resistere?
Il caffé è rappresentato da quel tipico profumo forte che proviene dalla moka o dai filtri che si inseriscono nelle macchinette che sono impossibili da rinunciare.
Il caffé, soprattutto per gli italiani è una bevanda irrinunciabile dal mattino per dare quella carica di iniziare la giornata fino al pomeriggio per quel po’ di relax e di stop.
Ma si sa che il caffé contiene delle sostanze che possono agire anche sul sistema nervoso dell’essere umano, quindi non bisogna esagerare fin troppo.
Il caffé è anche una tipica bevanda per poter prendere quel minuto di pausa con colleghi, amici o parenti e per fare una semplice chiacchierata. Ma attenzione, se se ne prende fin troppo, può causare fastidi anche gastrointestinali.
È riconosciuto che, attraverso degli studi effettuati su soggetti che se si beve un po’ d’acqua, prima di una tazzina di caffé, entro 4 minuti, la bevanda agisce subito, per poter espletare i propri bisognini.
Fa anche bene? Forse. Questo perché il caffé contiene l’acido clorogenico che aumentando gli acidi già presenti nello stomaco stimola a spingerne il contenuto verso l’intestino. Una specie di lassativo naturale.
Solitamente a bere maggiormente il caffé, sono coloro che lavorano maggiormente negli uffici, negli studi che necessitano di avere un maggior grado di attenzione per non distrarsi e sbagliare i loro lavori e le loro mansioni.
Secondo quanto sostiene la nutrizionista Maria Rosaria Baldi, “il caffé agisce sul sistema nervoso centrale e rallenta la produzione di adenosina. E allo stesso tempo, fa aumentare le molecole dell’adrenalina, sollecitando anche i vari sintomi di irritabilità, nervosismo, tachicardia, stati di agitazione e di ansia”.
Quindi, per convenienza, sarebbe opportuno non berne troppi, altrimenti potrebbe anche aumentare quel livello di stanchezza.
L’effetto del caffé, energizzante, non dura per tutta la giornata. Ma per pochi minuti. Garantisce quello stimolo di risveglio, ma poi, la propria mente ed il proprio corpo si “affievoliscono” nuovamente e se ne consumiamo fin troppo, corpo e mente tendono a stancarsi.
Il caffé, contiene delle sostanze, chiamate metilxantine che invogliano la mente a berne ancor di più. Quindi, consumandolo si rischia di restare svegli e non dormire favorendo l’insonnia.
In special modo per chi lo consuma la sera dopo i pasti è “sempre difficile riuscire ad addormentarsi tranquillamente”, come sostiene la nutrizionista Maria Rosaria Baldi. Il numero corretto di caffé, sarebbe circa tra le 4 e 5 tazzine al giorno.