Chi vuole dimagrire cerca spesso soluzioni veloci ed efficaci, ad esempio quella di saltare la cena: cosa comporta questa scelta?
Perdere peso è una necessità che può presentarsi a molte persone e per i più disparati motivi. Vi sono ragioni legate alla salute, soprattutto in caso di forte sovrappeso o obesità, vi sono poi ragioni legate all’estetica, per cui in molti vogliono “buttare giù” qualche chilo al fine di apparire al meglio. Chi fa sport a livello agonistico, inoltre, è spesso sottoposto al controllo del peso: pensiamo ai ballerini, oppure ai corridori, oppure a quegli sportivi che gareggiano in discipline con categorie di peso come il pugilato.
Insomma, qualunque sia la ragione per cui si decide di perdere peso, avere a disposizione una serie di alternative tra cui scegliere per raggiungere l’obiettivo è di fondamentale importanza. E se queste alternative si presentano come veloci ed efficaci, esse appaiono sicuramente più allettanti. Ma siamo sicuri che la “soluzione magica” sia la migliore? Molte persone, infatti, al fine di perdere peso si sottopongono a regimi alimentari o sportivi estremi, che sebbene possano dare risultati sul breve periodo in termini di perdita di peso, possono anche comportare scompensi di altro tipo.
Regimi alimentari estremi: sono davvero la soluzione?
Prendiamo ad esempio i regimi iperproteici, che possono sovraccaricare fegato e reni, provocare stitichezza o scompensi anche psicologici. Oppure pensiamo al protocollo alimentare del singolo pasto al giorno (OMAD), in cui si concentra tutto l’apporto calorico necessario nell’arco di un paio d’ore, per poi praticare il digiuno nel resto della giornata. Concetti simili a quelli dell’OMAD sono poi il digiuno intermittente oppure il saltare la cena.
È infatti facile pensare che eliminando un pasto ciò possa farci dimagrire nel giro di poco tempo. E se ci basassimo sull’idea di deficit calorico, in effetti, saltare la cena potrebbe risultare efficace. Poniamo il caso che il nostro fabbisogno calorico si attesti su 1.800 calorie al giorno e che, saltando la cena, ne vengano meno circa 500. Al termine di una settimana avremo accumulato un deficit calorico di 3.500 calorie, corrispondenti più o meno a mezzo chilo di grasso corporeo.
Saltare la cena per perdere peso: pro e contro
Ma allora così facendo perderemmo circa 2 chili al mese? Il discorso è un po’ più complesso, poiché bisogna considerare numerosi fattori, primo tra tutti l’adattamento metabolico. Ingerendo meno calorie, infatti, il nostro metabolismo tende ad adattarsi alle nuove condizioni e, nel giro di poco tempo, il deficit calorico potrebbe diminuire o addirittura azzerarsi.
Inoltre bisogna considerare il rischio di incorrere in attacchi di fame e spuntini extra, che andrebbero ad azzerare il deficit calorico senza nemmeno accorgercene. Scegliere di saltare la cena o optare per il digiuno intermittente può dunque avere pro e contro: in generale bisogna saper giostrare gli alimenti nel modo giusto, effettuando abbinamenti alimentari corretti.
Inoltre bisogna considerare non soltanto l’apporto calorico (approccio che secondo molti esperti del settore è ormai superato nel compartimento perdita di peso), ma anche la qualità e il valore nutrizionale degli alimenti, alternando tra le varie fonti alimentari al fine di evitare scompensi.