La stagione sta volgendo al termine, ma ci sono ancora tanti appuntamenti fondamentali: intanto il maiorchino parla del futuro…
Tempo di tornei minori in queste settimane per il tennis. Questa settimana sono in programma ben tre tornei che stanno impegnando il circuito: l’Atp 500 di Tokyo e i 250 di Anversa e Stoccolma. Nonostante non siano tornei di primo livello, i tabelloni sono ricchi di top player che vanno a caccia di punti fondamentali per il ranking e per l’eventuale qualificazione alle Finals di Torino, in programma a metà novembre. Settimana prossima toccherà ai due 500 di Vienna e Basilea, ultimi in programma prima del Master 1000 di Parigi-Bercy.
In questi ultimi appuntamenti i migliori tennisti al mondo sono pronti a darsi battaglia per conquistare i punti che gli consentirebbero di staccare il pass per Torino. Ad ora solamente in quattro sono sicuri della partecipazione: Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Jannik Sinner. Rimangono vacanti quindi altrettanti posti: quasi una decina di giocatori sono in lizza per la qualificazione. Da non dimenticare poi la fase finale di Coppa Davis a Malaga, appuntamento che chiuderà definitivamente la stagione: l’Italia è tra le otto finaliste e se la vedrà ai quarti di finale contro l’Olanda. Ma c’è già chi pensa ai prossimi mesi, dopo un anno decisamente travagliato: stiamo parlando di Rafael Nadal. Il maiorchino è fermo ormai da dieci mesi a causa dell’infortunio all’ileopsoas rimediato al secondo turno dell’Australian Open. Inizialmente si pensava che lo spagnolo potesse tornare in campo per la stagione sulla terra, ma il non miglioramento delle sue condizioni l’ha costretto all‘operazione che di fatto gli ha fatto saltare tutta la stagione.
Di certo, però, il 22 volte campione slam non ha voglia di arrendersi ed è al lavoro per tornare in campo il prima possibile. In molti credono di poterlo vedere già all’Australian Open a gennaio, ma è lo stesso giocatore che ha frenato gli entusiasmi: ““Mi sto allenando di più ora rispetto a un mese fa. Questo, per me, è un progresso. Ho meno dolore, ma ho ancora dei fastidi. Vorrei aumentare l’intensità – ha dichiarato – Se avessi meno dolore vi darei una data di rientro, ma mi piacerebbe tornare in Australia, ma al momento non posso ancora dirlo con certezza”