Quanti anni hai? Una domanda indelicata forse ma quante volte hai risposto facendo un rapido calcolo dalla tua data di nascita? Sai però che forse gli anni che dici di avere non sono quelli che il tuo organismo ha davvero?
L’età di una persona, siamo abituati a pensare, è quella che viene dal contare gli anni passati rispetto alla data di nascita ma questo numero è solo l’età anagrafica. Perchè esiste anche un’altra età: l’età biologica. Per età biologica si intende il grado di invecchiamento del corpo e delle cellule. Hai presente quando qualcuno che sai avere una certa età sembra molto più giovane e scattante o, di contro, sembra decisamente più anziano?
È molto probabile che quello che vedi sia il risultato di un invecchiamento o di un mancato invecchiamento cellulare. E se l’età anagrafica si può contare con le dita, a mente o con la calcolatrice, come si stabilisce quella biologica?
Il calcolo dell’età biologica non avviene come con gli alberi contando i cerchi da una fettina di corpo anche se si parte comunque da un campione di cellule. Un campione di cellule che viene esaminato al microscopio in cerca di una serie di segni che si trovano a livello di DNA: la cosiddetta analisi epigenomica. Il DNA non è sempre uguale a sè stesso in alcune parti e possono verificarsi piccole modifiche nel tempo, l’analisi e la quanitificazione di queste modifiche dà l’età biologica.
A riprova di quanto sia un argomento interessante vale la pena nominare un importante studio condotto dall’University of California da un team guidato dal professor Steve Horvath che ha lavorato per produrre un sistema affidabile per stabilire il tasso di metilazione del DNA. La metilazione avviene nel momento in cui il metile si lega alle basi azotate che compongono il DNA e ne provoca l’invecchiamento.
L’età, quella anagrafica, sta aumentando in media in tutto il mondo ma i tessuti del corpo non sono certo pensati per resistere bene su periodi di tempo che oggi sfiorano spesso il secolo ed è per questo che studiare l’invecchiamento e le modifiche epigenomiche può aiutare anche nel comprendere alcuni meccanismi biologici compresa anche la formazione di cellule tumorali.