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CALCIO

Caos scommesse, indagati anche Tonali e Zaniolo: la decisione della nazionale

Dopo la notizia shock di Nicolò Fagioli il caso legato alle puntate illegali riguarda anche altri due componenti degli azzurri: la polizia a Coverciano

Sandro Tonali (Foto instagram) – SportNews.eu

Il calcio italiano è scosso nuovamente dal calcio scommesse e questa volta i nomi sono di primissimo livello. Dopo Nicolò Fagioli, accusato dalla Procura di Torino di aver puntato su siti illegali su partite di calcio, cosa ammessa dallo stesso giocatore che, come riferito dai suoi stessi avvocati, si è autodenunciato, risultato coinvolti altri due giocatori della nazionale: Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali. Ieri, giovedì 12 ottobre, due agenti della polizia si sono presentati a Coverciano con un avviso di garanzia per loro.

L’annuncio di Corona: “Tonali e Zaniolo scommettono”, poi la polizia a Coverciano

Nicolo Zaniolo (screen Instagram)

Tutto è partito nel pomeriggio di ieri quando Fabrizio Corona, che aveva già sganciato la bomba su Fagioli alcuni mesi fa, aveva annunciato i nomi dei due giocatori che avrebbero il vizio delle scommesse. L’ex agente fotografico avrebbe anche aggiunto in un audio di una fonte anonima poi rimosso che “Zaniolo ha giocato sulla Roma in Coppa Italia quando era infortunato“. Questo aggraverebbe di molto le cose. Perché fino a ieri, quando l’indagato era solo Fagioli, si parlava di ludopatia: il centrocampista bianconero, infatti, avrebbe scommesso su partite di calcio ma che non riguardassero il proprio club. Nessun modo di truccare partite, insomma, ma “solo” un problema di gioco d’azzardo su siti peraltro illegali. E invece queste nuove accuse cambierebbero le carte in tavola, assolutamente in peggio. Tonali e Zaniolo, all’arrivo della polizia, sono stati accompagnati dal capodelegazione Gigi Buffon e poi hanno sostenuto i loro interrogatori, gli vengono sequestrati telefonini e tablet.

Tonali e Zaniolo lasciano il ritiro della Nazionale

In serata arriva poi il comunicato della Federazione: “A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni“. Per questo i due giocatori sono rientrati nei rispettivi club di appartenenza, il Newcastle e l’Aston Villa. D’accordo è il ministro dello Sport Andrea Abodi: “Quello che conta di più è la correttezza dei comportamenti: la ludopatia non è un problema calcistico ma sociale e si deve . La scelta di mandare a casa i due ragazzi è stata opportuna, anche per loro tutela”.

Mattia