Grande festa ieri per la Juventus che ha festeggiato i 100 anni di presidenza della famiglia Agnelli: le leggende del club si sono ritrovate al PalaAlpitour
Una grande festa che ha fatto abbracciare i campioni di ieri e di oggi. Questo è stato l’evento organizzato dalla Juventus al PalaAlpitour di Torino nella serata di ieri, martedì 10 ottobre, per festeggiare i 100 anni di presidenza della famiglia Agnelli. Tantissime le leggende bianconere presenti: da Platini a Zidane, da Lippi a Conte, da Barzagli a Ferrara, per arrivare, ovviamente, ad Alessandro Del Piero. Gli ex giocatori della Vecchia Signora si sono affrontati in una partita sette contro sette, facendo impazzire di divertimento e anche di un pizzico di nostalgia i tantissimi tifosi presenti.
Oltre ai grandi del passato era presente la rappresentanza della Juventus odierna, al netto dei nazionali, impegnati con le loro selezioni. Ovviamente presente anche Massimiliano Allegri che ha prima accolto nel pomeriggio le leggende alla Continassa facendo gli onori di casa e ha poi rilasciato diverse interviste durante la serata. “Incontrare chi ha fatto la storia della Juve è un’emozione e uno stimolo per vincere ancora. Qui la pressione è il bello quotidiano e la molla per ottenere altri successi”, ha detto l’allenatore bianconero che per una volta si è goduto lo spettacolo dalla tribuna e non dalla panchina. Alla domanda chi avrebbe allenato delle ex stelle juventine il tecnico livornese non ha dubbi: “Platini, quando ero bambino era il mio modello. Ma anche Zidane: stiamo parlando di fuoriclasse straordinari”.
Molto significativo, immortalato e pubblicato sui social sui canali della Juventus, è stato l’abbraccio con Marcello Lippi. “Significa tanto, è sempre stato un punto di riferimento. E’ stato un allenatore pratico e vincente, così come Capello e Trapattoni. Per me è stata una giornata bellissima. Ho rivisto anche i miei ex giocatori, che mi hanno regalato tante vittorie”. Nessun riferimento, però, ad Antonio Conte, anche lui presente. La stoccata, dunque, è servita. In attesa, magari, di incontrarsi nuovamente da avversari in panchina.