Dal momento del ritiro Valentino Rossi ha decisamente innestato una marcia in più in termini di affari e ricavi. Tutte le cifre
Sono passati poco meno di 23 mesi dal ritiro dall’attività agonistica di Valentino Rossi, un ritiro lungamente atteso, spesso annunciato, qualche volta smentito e infine, il 14 novembre 2021, confermato in modo ufficiale. Come detto un lungo addio iniziato di fatto al termine del Mondiale di MotoGP del 2018, l’ultimo in cui The Doctor, ha effettivamente combattuto per il titolo, e passato per il triennio 2019-2021 dove tra incomprensioni tecniche e pandemia il Campione di Tavullia non ha mai avuto la possibilità di competere pienamente.
Ma è proprio in quel triennio che è nata, per davvero la seconda vita di Valentino Rossi, la vita di un grande, grandissimo, imprenditore del Circuito del Motomondiale. Una vita in cui il Signor Rossi, 45 anni febbraio, papà felice della piccola Giulia e compagno fedele della mamma, Francesca Sofia Novello. Una vita, quella da imprenditore, dove, se possibile, il nove volte Campione del Mondo, è già riuscito a superare le gesta di quando correva in moto in tutti i circuiti del Globo. Ecco perché.
Tutti i ricavi di Valentino Rossi
Partiamo dai numeri che, come sempre, ci spiegano al meglio il dettaglio del ragionamento. Il primo numero che dobbiamo analizzare è il cinque. Cinque come le imprese avviate da Rossi e ormai parte di un unico e corposo gruppo industriale. E nello specifico la Test Track srl, la VR/46, la VR/46 Apparel, la VR/46 Academy e la VR/46 Team tutte società a responsabilità limitata ma con una precisa e specifica identità aziendale e in più con una specifica mission economico sportiva.
Le società del Dottore
Si parte dalla gestione dell’Academy lo strumento per la formazione dei piloti, Academy che ha già sfornato pezzi importanti del Circuito come Luca Marini, il fratellastro di Valentino e Marco Bezzecchi, passando per la Apparel. La società che sforna Merchandising di altissimo livello, è il produttore del Campione del Mondo in carica Pecco Bagnaia. Per non tacere della gestione del Ranch nelle Marche e del Team da competizione. Tutti elementi che sommati insieme, nel solo 2022, hanno cubato ricavi netti per quasi 39 milioni di euro con una crescita di quasi il 50% rispetto al dato del 2021. Un dato altissimo che ha fine anno ha permesso di chiudere con un rosso di meno di 2 milioni ma a fronte di quasi 12 di investimenti. La base per un futuro luminoso e tutto da costruire