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CALCIO

“Più donne ai vertici dello sport”: l’appello delle calciatrici alla Fifa

“Più donne ai vertici dello sport”: ecco che cosa potrebbe presto cambiare nel mondo del calcio femminile. L’appello delle calciatrici alla Fifa.

Calciatrice in campo con il pallone d’oro (pixabay) (sportnews.eu)

Il calcio femminile continua a crescere seppur a piccoli passi. Dopo la notizia del si definitivo al professionismo, nelle ultime ore anche il futsal femminile (dunque il calcio a 5) ha finalmente aperto le frontiere all’evento per eccellenza del mondo del pallone, ossia il mondiale FIFA Futsal Women’s World Cup che si giocherà nel 2025.

Passi in avanti concreti a 360°, dunque, anche se ancora rimangono molti dubbi sull’efficienza del sistema: come ben sappiamo, gli stereotipi maschilisti e gli abusi continuano ad essere all’ordine del giorno e non possiamo che riferirci al recente scandalo spagnolo dei Mondiali femminili di calcio, che ha obbligato il presidente della Federcalcio Luis Rubiales a dimettersi dopo una lunga e coraggiosa resistenza negando l’evidenza, testimoniata non solo dalla vittima Jenni Hermoso ma da tante altre compagne e colleghe.

Nel femminile, purtroppo, fatti del genere e ancora peggiori sembrano essere una costante: come riporta ‘lasvolta.it’, le discriminazioni continuano ad essere presenti e bisogna cercare di annullarle completamente con ogni mezzo possibile. Per cercare di cambiare le cose, non si possono escludere delle novità importanti che potrebbe investire la FIFA: come richiesto da Women in Football, si vocifera di una richiesta ufficiale per aumentare il numero della rappresentanza femminile nei ruoli di alto livello delle istituzioni più importanti, al fine di contrastare ulteriormente i fenomeni che oscurano il movimento calcistico femminile.

L’appello delle calciatrici alla Fifa, la richiesta

Squadra femminile in campo (pixabay) (sportnews.eu)

La richiesta arriva dopo le parole di Gianni Infantino annunciata al Women’s Football Convention di Sidney, in cui ha aperto ad un’evoluzione netta e costante del movimento; l’associazione non ci ha pensato due volte e in tempi brevi ha presentato la domanda ufficiale, con la conseguente richiesta di far parte ai vertici con un numero nutrito di rappresentati pari al 30%, destinato poi a crescere negli anni.

Se pensiamo che in Italia solamente 5 donne possono vantare un ruolo importante nella Federazione (Ilaria Gioia, Stella Frascà, Maria Rita Acciardi, Chiara Marchitelli e Zoi Giatras), si capisce come il movimento sia ancora indietro sotto questo punto di vista: il mondo calcistico femminile si sta evolvendo in maniera netta e concreta solamente in questi ultimissimi anni, ma effettivamente mancano delle figure che possono portare aria di novità e nuove idee da proseguire.

L’appello alla Fifa, cosa può succedere

Come abbiamo accennato prima, solamente un anno fa è stata approvata la richiesta per quanto riguarda l’accettazione al professionismo, una scelta che dovrebbe portare dei benefici importanti a livello economico e tutelare le calciatrici, dunque regolando in maniera definitiva la loro posizione e ambire a tutti i benefit di cui godono già i colleghi maschi.

E tra le situazioni da tenere in considerazione si deve pensare al fattore gravidanza, in cui emerge la vicenda di Alice Pignagnoli, portiere della Lucchese che, come riporta il sito, ha denunciato l’esclusione dalla squadra perché giudicata ‘colpevole’ di essere incinta. Inevitabili le conseguenze dopo la scelta di denunciare, che ha causato non pochi problemi alla ragazza stessa, presa di mira dopo aver agito solamente in buona fede e difendendo i propri diritti.

Stefano